Is Cogas, la leggenda sarda che narra di creature a metà tra strega e vampiro
La notte di Halloween si avvicina e non si può non parlare di streghe e creature spaventose. Per l’occasione abbiamo scelto di raccontare l’antica leggenda sarda de “Is Cogas“.
Is Cogas, conosciute anche come Bruxas, fanno parte delle antiche tradizioni popolari della Sardegna, e la leggenda veniva spesso usata nelle storie per spaventare i bambini.
IS COGAS, LE STREGHE SARDE
La leggenda narra che Is Cogas agivano solitamente in gruppo, e si intrufolavano durante la notte nelle case dove c’erano dei neonati, per succhiare loro il sangue e ucciderli.
Le loro prede infatti erano proprio i bambini, in particolare i maschi che non avevano ancora raggiunto il primo anno di vita e non erano ancora stati battezzati.
Per scongiurare che Is Cogas facessero dei loro bimbi le proprie vittime, si dice che i genitori usassero non tagliare i capelli ai bambini maschi prima che essi avessero compiuto un anno di età, in modo da confondere Is Cogas.
Un’altra usanza era di mettere sulla culla del neonato un bastone di canna e un rosario benedetto, così quando le terribili creature giungevano accanto alla culla iniziavano a contare i grani del rosario, senza però mai riuscire a contarli tutti prima dell’alba, quando oramai sarebbero dovute scappare per non essere colpite dalla luce del sole.
SA COGA O SA BRUXA, CHI ERANO LE STREGHE SARDE
Is Cogas erano esseri ingannevoli, che potevano mutare la loro forma per passare inosservate, esse infatti potevano prendere le sembianze di animali selvatici o domestici, e persino trasformarsi in insetti.
La leggenda narra che avessero anche un tratto distintivo che le rendeva facilmente riconoscibili, ovvero una piccola coda pelosa che nascondevano in qualunque modo possibile.
Alcune donne non sceglievano di diventare Cogas, ma ci nascevano, si dice infatti che in una famiglia nella quale nascevano solo femmine, le settima figlia sarebbe stata sicuramente una Coga.
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