Foto – Sardegna Foreste
Un agile abitante delle foreste, difficile da avvistare ma essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema
Martora in Sardegna: un predatore elusivo nei boschi dell’Isola
La martora (Martes martes) è uno dei mammiferi più sfuggenti della fauna sarda. Sebbene sia molto diffusa, il suo comportamento notturno e solitario, unito alla predilezione per le foreste fitte, la rende un animale difficile da incontrare. Agilissima e abile nel compiere lunghi salti tra i rami, questa specie ha un ruolo importante nell’ecosistema boschivo, contribuendo al controllo delle popolazioni di piccoli vertebrati.
Un predatore versatile
La martora è un carnivoro opportunista che si nutre principalmente di roditori, lepri e conigli, ma non disdegna insetti come coleotteri e ortotteri. La sua dieta si completa con frutti e bacche selvatiche, tra cui more, fichi, carrube, pere e uva. Nonostante la sua abilità predatoria, la martora è a sua volta una preda per l’aquila reale e la volpe.
Un abitatore dei boschi
Questo piccolo mustelide predilige le foreste di latifoglie, dove trova riparo tra le radici degli alberi, nelle cavità del tronco o negli anfratti rocciosi. La sua natura territoriale è molto marcata: sia i maschi che le femmine difendono rigidamente il proprio spazio vitale, con l’area di un maschio che spesso comprende quella di più femmine.
Un’antica presenza in Sardegna
La martora ha origini paleartiche ed è stata introdotta in Sardegna dall’uomo in epoca preistorica. Oggi la sua presenza è documentata anche in Sicilia, Elba e nelle Baleari, mentre in Corsica la sua esistenza rimane incerta.
Identikit di un predatore silenzioso
Spesso confusa con la donnola, la martora si distingue per il corpo più slanciato (lunghezza 39-51 cm) e la caratteristica macchia pettorale giallo-arancio. Il suo manto è marrone con sfumature giallastre, mentre la gola e il sottogola assumono un colore che va dal giallo chiaro al tuorlo d’uovo. Le orecchie rotonde e gli arti robusti con unghie affilate completano il profilo di questo formidabile cacciatore.
Ciclo vitale e conservazione
La martora raggiunge la maturità sessuale a circa due anni. L’accoppiamento avviene tra luglio e agosto, ma la gravidanza dura ben 8-10 mesi. I piccoli, in genere da 2 a 5, nascono tra marzo e aprile e vengono allattati per circa due mesi, diventando indipendenti intorno al terzo mese.
Nonostante sia rara a livello regionale, la martora non è considerata minacciata in Italia ed Europa. Tuttavia, la riduzione del suo habitat a causa dell’urbanizzazione e degli incendi rappresenta una potenziale minaccia per la specie. In Sardegna è protetta dalla Convenzione di Berna e da normative regionali che ne tutelano la presenza nei nostri boschi.
Conclusione
Affascinante e schiva, la martora è un simbolo della ricchezza faunistica della Sardegna. La sua conservazione passa attraverso la tutela delle foreste e la prevenzione degli incendi, per garantire che questo piccolo predatore continui a svolgere il suo ruolo essenziale nell’equilibrio naturale dell’Isola.
Ti é piaciuto questo articolo?
Leggi anche E tui, fill’e chini sesi?
Unisciti al nostro nuovo canale Telegram – Entra