A Sassari la leggenda di Monte Furru e il girotondo mortale degli spiriti nella villa de Quesada
La leggenda di Monte Furru, è una delle tante leggende sarde che ci arriva da Sassari, tramandata per centinaia di anni, ma ormai poco conosciuta, rimane ben conservata nei ricordi dei più anziani.
La leggenda di Monte Furru, narra di spiriti danzanti e festosi in un luogo ormai abbandonato, ma un tempo dimora sfarzosa di una nobile famiglia sarda.
La leggenda di Monte Furru ha inizio nella zona di Logulentu, lungo la strada che s’inerpicava verso Monte Furru. Un viandante un giorno mentre tornava a Sassari, all’imbrunire vide un bagliore provenire da una casa, e mentre si avvicinava udì voci gioiose femminili da cui fu irresistibilmente attratto.
Quando giunse sul posto si accorse che si trovava in una bellissima casa, per la precisione l’uomo era giunto nella villa del nobile de Quesada, dove venne accolto con tutti gli onori riservati ad un re, e poi invitato da una fanciulla a partecipare ad un grande girotondo.
All’inizio non sentiva la fatica, ma quel girotondo sembrava non finire più, inoltre diventava sempre più intenso, veloce e vorticoso.
Quando riuscì a sottrarsi da quella danza l’uomo si accorse che le sue gambe erano diventate molli e pesanti, e fu colto da una stanchezza improvvisa che lo stava uccidendo. Gli uomini e le donne che partecipavano al girotondo insieme a lui invece, non sentivano la fatica e continuavano a sorridergli felici.
Preso dalla disperazione il viandante scappò, correndo a perdifiato. Poi quando ebbe il coraggio di voltarsi, guardò alla sue spalle ma non c’era nessuno, le luci erano spente e i canti cessati, tutt’attorno regnava solo il buio e il silenzio.
Fu in quel momento che l’uomo si rese conto di avere ballato con degli spiriti, e di essere scampato miracolosamente a quella danza mortale.
Una volta giunto in città l’uomo raccontò l’accaduto, in tanti gli credettero, altri invece lo presero per matto, e da quel giorno la leggenda fu tramandata, fino ai giorni nostri.