Sa Giobiana, lo spirito che vigilava sul divieto di tessere il giovedì
La Sardegna, una terra ricca di storia e cultura millenaria, ma anche di misteri e leggende antichissime. Le leggende sarde, derivano spesso dai racconti dei più anziani tramandati poi di generazione in generazione, quasi sempre narrano di storie e personaggi spaventosi che nella maggior parte dei casi venivano usati come spauracchio per tenere a bada i bambini, come nel caso della leggenda di Mommotti, Maria Ortighedda o Sa Mama e su friusu.
Esistono poi altri miti e leggende sarde, strettamente legati a fatti misteriosi o disgrazie accadute realmente, come nel caso della leggenda delle Panas, Sa Gruta de is malis o della Casa della Contessa.
Ma lo scenario si arricchisce anche di altre leggende sarde, legate alle tradizioni, alla natura e a fantasmi e creature spaventose o leggendarie.
La leggenda sarda de Sa Giobiana è profondamente connessa con le donne sarde, per l’esattezza con quelle donne che svolgevano la professione di tessitrici o semplicemente tessevano per loro stesse o la propria famiglia.
In Sardegna l’arte della tessitura ha radici antiche, che affondano anch’esse in una delle leggende sarde tra le più conosciute, quella delle Janas, e ancora oggi, anche se molto meno che nei tempi passati, in Sardegna si trovano delle vere e proprie opere d’arte realizzate da abili maestri artigiani che sono inoltre custodi di antichi metodi di tessitura.
La leggenda de Sa Giobiana, nasce da un’antica usanza, per la precisione da un vecchio divieto imposto alle tessitrici, che non è chiaro da cosa derivi esattamente.
La leggenda narra che Sa Giobiana era uno spirito misterioso che vigilava sul divieto di tessere il giovedì. Sa Giobiana appariva e veniva descritta come una tenera vecchina, che si trasformava in uno spirito malvagio con chiunque non rispettasse l’unica regola imposta a chi si dedicava alla tessitura.
In passato in Sardegna l’arte della tessitura era ampiamente diffusa e facilmente le donne si impegnavano a creare autonomamente il loro corredo, diverse famiglie infatti erano in possesso di un proprio telaio con cui potevano realizzare ciò di cui avevano necessità. Sa Giobiana era conosciuta e temuta da tutte quelle persone che lavoravano alla tessitura e tutti rispettavano il noto divieto di tessere il giovedì.
Il nome Giobiana, deriva probabilmente dal termine sardo giobia, che significa giovedì.
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