Color 'e pulixi, modi di dire sardi e colori tipici sardi
In Sardegna, anche i colori sono diversi, alcuni li definiscono “colori strani” perché difficilmente si possono sentir nominare fuori dall’isola, a noi invece piace definirli come “colori tipici sardi“.
In Sardegna esistono diverse sfumature di colore, alcune definibili e altre meno, tra questi troviamo il color ‘e pulixi, che tradotto vuol dire letteralmente color di pulce.
Non è raro in questa regione, che i colori facciano riferimento al mondo animale in genere, o a una particolare tipologia di persone o di situazioni, come nel caso del color ‘e cani fuendi il colore indefinibile per eccellenza.
Il color ‘e pulixi in realtà, trae origine da uno dei modo di dire sardo tra i più bizzarri, un detto in sardo logudorese probabilmente ancora molto usato e conosciuto, ossia “In color ‘e pulighe” cioè in colore di pulce.
Per molti può suonare strano, ma per i sardi è una terminologia assolutamente comprensibile e perfettamente associabile a un colore ben definito.
In sostanza questo colore si può identificare con il colore reale della pulce, che cambia sfumature in base al momento in cui la si guarda. La pulce infatti ha le classiche sfumature di marrone, in determinate circostanze più intenso e in altre meno. Il suo colore può infatti variare dal marrone con sfumature rossastre fino al marrone tendente al giallognolo, specie dopo il pasto.
Certamente questo colore non rievoca nella nostra mente cose piacevoli, anzi nella maggior parte dei casi dopo aver capito di che colore si tratta esattamente, la maggior parte delle persone prova una sorta di ribrezzo o fastidio, associando inconsciamente questo colore a qualcosa di brutto, spiacevole o fastidioso.
In teoria lo scopo è proprio quello, in linea di massima si vuole dare un senso dispregiativo a questo particolare colore, e i sardi riescono a farlo con uno stile assolutamente unico.
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