Foto – Sardegna Foreste
Piccola, vivace e a rischio: scopriamo l’anfibio simbolo di Sardegna e Corsica
La Raganella Sarda, una piccola meraviglia della natura
La raganella sarda (o raganella tirrenica) è una piccola meraviglia della natura, endemica di Sardegna, Corsica e dell’Arcipelago Toscano. In sardo è conosciuta con vari nomi: Arranedda, Rana irde, Ranèddha, Ranighèddha o Rana birdi. Il suo aspetto è inconfondibile: un minuscolo corpo verde brillante, grandi occhi sporgenti e dita dotate di ventose che le permettono di arrampicarsi ovunque.
Un’abile scalatrice dal canto melodioso
Nonostante la sua vita prevalentemente arboricola, la raganella sarda vive sempre vicino all’acqua: stagni, corsi d’acqua, pozze e ristagni temporanei. È un animale notturno e insettivoro, che di giorno si riposa all’ombra su erba, cespugli e arbusti. A differenza di altre raganelle, sopporta meglio la siccità e l’acqua con una salinità più alta. Il suo gracidare è piacevole e in primavera diventa il sottofondo di molte zone umide.
Non toccatela!
Per quanto affascinante, la raganella sarda è estremamente delicata. Toccarla può danneggiare la sua pelle sensibile e mettere a rischio la sua sopravvivenza. Anche semplicemente camminando nei suoi habitat senza le dovute precauzioni si possono introdurre patogeni pericolosi per lei e altri anfibi. Evitiamo di manipolarla e lasciamola vivere in pace nel suo ambiente naturale.
Una specie in pericolo
Sebbene non sia ancora classificata come a rischio, la raganella sarda è minacciata dalla distruzione dell’habitat, dall’inquinamento e dagli incendi estivi sempre più frequenti. Per proteggerla è fondamentale conservare le zone umide e limitare le attività umane dannose.
Rispettare la natura significa preservare la biodiversità unica della Sardegna. Conoscere e proteggere la raganella sarda è un piccolo ma significativo passo in questa direzione.
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