Sos Caddos birdes, i magici cavallini verdi di Monteleone Rocca Doria
La leggenda de sos Caddos birdes è una delle leggende sarde tra le più note e diffuse.
I Caddos birdes erano delle creature fantastiche, descritte nei racconti del folklore sardo come dei cavallini dal manto verde, molto rari e difficilissimi da avvistare.
SOS CADDOS BIRDES, MAGICI E INDOMABILI
Esistono diverse varianti di questa affascinante leggenda sarda, secondo alcuni in un tempo remoto, i Caddos birdes popolavano i boschi e le foreste di tutta la Sardegna, mentre in altre narrazioni i Caddos birdes sarebbero tipici solo di alcune particolari zone dell’isola.
I CAVALLINI VERDI DI MONTELEONE ROCCA DORIA
La versione della leggenda più conosciuta, è quella di Monteleone Rocca Doria, luogo in cui ancora oggi risulta molto radicata e tramandata.
La leggenda sarda dei cavallini verdi di Monteleone Rocca Doria, narra che in tempi lontani, quando la valle del Temo era ancora ricca di foreste di sughere e querce e circondata da una fitta vegetazione difficilmente penetrabile, era dimora di molte specie animali, tra cui anche i magici e leggendari Caddos birdes.
Si dice infatti che l’unico a possedere un’esemplare, fosse un monteleonese, una versione diversa, narra invece, che fosse il Re di Monteleone Rocca Doria a possederne uno e che questo scatenò l’invidia degli altri regnanti, tanto da scatenare delle guerre per riuscire a impossessarsi del magico cavallino.
Si dice infatti, che alcune antiche città come Barace o Sant’Antioco di Bisarcio, siano cadute in rovina o addirittura scomparse, proprio a causa delle sanguinose battaglie intraprese per la conquista dei leggendari Caddos birdes.
Nei pressi di Monteleone Rocca Doria, sul Monte Germinu si trova una località campestre chiamata “Sa urmina de su caddu irde”, qui, impressa su una roccia, si troverebbe ancora un’orma dei leggendari caddos birdes.
La leggenda narra che i mitici cavallini verdi possedessero dei poteri magici, che potevano portare grandi benefici ma anche disgrazie e malasorte. Si dice infatti, che le orme impresse nella roccia, non possono essere calpestate ma solo osservate da lontano e che, chi malauguratamente ci passa sopra sarà per sempre perseguitato dalla sfortuna.
A Borore, era usanza mettere sui tetti delle case delle sagome dei cavallini verdi come portafortuna.
SOS CADDOS BIRDES, LE ALTRE VARIANTI DELLA LEGGENDA
A Castelsardo si dice che sos Caddos birde, siano il frutto di una terribile maledizione lanciata da una strega, che in una sola notte avrebbe trasformato tutte le piante del luogo in cavalieri e cavalli verdi.
A Lodé invece, si racconta che per la festa di San Giovanni, sos Caddos birdes, corressero il palio per onorare il santo, coperti di un drappo verde.
GLI INDOMABILI CADDOS BIRDES E IL RE PASTORE
Si dice che oltre a possedere dei poteri magici, sos Caddos Birdes fossero animali selvatici, fieri, eleganti e indomabili. La leggenda narra che i cavallini verdi attendano l’arrivo del Re Pastore, un portatore di pace che sarebbe l’unico da cui si lascerebbero domare e cavalcare.
LE ORIGINI DELLA LEGGENDA SARDA DEI CAVALLI VERDI
Le probabili origini storiche della leggenda dei cavalli verdi potrebbero risalire alle dominazioni arabe in Sardegna, fra il VII e l’VIII secolo e derivare dal colore degli stendardi dei cavalieri arabi sbarcati sulle coste sarde per razziare i villaggi e rapire gli abitanti.
SOS CADDOS BIRDES NEI PROVERBI SARDI
In Sardegna esiste un proverbio strettamente legato a questa leggenda, che dice: “Homine affortunadu pius raru chi sos caddos birdes” che significa “un uomo fortunato è più raro dei cavalli verdi“.
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