Colori ‘e cani fuendi – Il colore indefinibile che tutti i sardi conoscono
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Color'e cani fuendi, nessuno sa che colore sia, ma tutti i sardi lo conoscono

Tra tutti i detti e i modi dire sardi, ne esiste uno davvero particolare, “Color’e cani fuendi” che si usa per indicare un colore che nessuno è mai riuscito a definire e a descrivere.

Color’e cani fuendi è sicuramente una frase che i più giovani, diciamo i nati dagli anni 60 in poi, hanno sentito pronunciare almeno una volta, in particolare dai nonni o comunque dalle persone più anziane.

Questo modo di dire sta ad indicare un colore indefinibile. Il termine color’e cani fuendi, che tradotto vuol dire colore di cane che fugge, è usato solitamente per fare ironia su un colore brutto agli occhi di chi guarda, per esempio un vestito di un colore che non dona alla persona che lo indossa, o un colore di capelli venuto male.

Andato in disuso col tempo, quando qualcuno sente pronunciare questa frase, si immerge in ricordi lontani nel tempo. Chiunque l’abbia sentita almeno una volta, sentendola pronunciare resta piacevolmente divertito. 

Non c’è sardo che non scoppi in una risata accompagnata da racconti di episodi divertenti, sentendo dire color’e cani fuendi, e non c’è sardo che davanti all’immagine di un cane che corre veloce seguita dalla domanda di che colore è? non abbia pronta la risposta giusta al quesito, ossia color’e cani fuendi.

In realtà questo modo di dire, che parrebbe avere lontane origini catalane, si è diffuso in tutto il meridione e non solo, sono diverse infatti le testimonianze di persone da tutta Italia, in particolare Sicilia, Salento, Campania, Puglia, qualcuno anche da Milano, che dichiarano di aver sentito dire qualcosa di molto simile. Ovviamente in ogni regione la frase viene detta utilizzando il dialetto locale.

Anche il famosissimo Claudio Baglioni in una strofa della sua canzone intitolata Strep Tease, canta: “Un ometto mezza età cerca invano compagnia, ha il vestito nuovo colore cane che fugge”.

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