Foto – Sardegna Foreste
L’aquila reale, simbolo di potenza e libertà, domina le montagne dell’isola ma resta una specie rara e minacciata
L’aquila reale in Sardegna: potenza, eleganza e un futuro incerto
L’aquila reale (Aquila chrysaëtos), conosciuta in Sardegna con diversi nomi come s’abbila, abile, àgula, àe, è uno dei rapaci più imponenti e affascinanti del panorama faunistico isolano. Con la sua apertura alare che supera i due metri e un volo elegante e maestoso, è il simbolo perfetto di libertà e potenza.
Caratteristiche e habitat
Gli esemplari maschi possono raggiungere i 75 cm di lunghezza con un peso di circa 3-3,5 kg, mentre le femmine, più grandi, arrivano fino a 90 cm per un peso massimo di 6,5 kg. Il piumaggio è marrone scuro con sfumature dorate sulla testa, ali ampie e becco ricurvo. Gli occhi, grandi e direzionati frontalmente, conferiscono una vista acutissima, perfetta per la caccia.
L’aquila reale predilige le zone montuose e i pascoli d’alta quota, lontano dall’attività umana. Nidifica sulle pareti rocciose a strapiombo e si spinge su lunghe distanze per cacciare prede come conigli, lepri, volpi e pernici, ma non disdegna le carogne.
Un volo da predatore
Il suo volo è una vera espressione di eleganza e strategia. Per difendere il territorio e corteggiare il partner, compie spettacolari planate a forma di “V” molto aperta. Durante la caccia, invece, sfrutta le correnti termiche per poi scendere in picchiata a velocità impressionanti, che possono superare i 250 km/h.
Riproduzione e minacce
Tra dicembre e febbraio, le coppie si cimentano in spettacolari rituali di corteggiamento con picchiate e avvitamenti. Dopo la scelta del nido, costruito con rami secchi e freschi per segnare il territorio, la femmina depone 1-2 uova tra marzo e aprile. Dopo circa 45 giorni di incubazione, nascono i piccoli, che resteranno nel nido per quasi tre mesi.
Nonostante la sua magnificenza, l’aquila reale è una specie rara e minacciata in Sardegna. La perdita di habitat, il bracconaggio e il disturbo umano ne hanno ridotto drasticamente la popolazione. Proteggere questo maestoso rapace è una sfida cruciale per la biodiversità dell’isola.
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