Le capre dai denti d'oro, selvatiche e indipendenti, abitano sull'isola da tempi molto lontani
Le famose capre dai denti d’oro erano conosciute già alla fine del 1700. La storia di questi straordinari animali selvatici che abitavano la Sardegna, ha viaggiato per lunghi anni oltremare, attraverso i racconti di chi in quei tempi ha avuto la fortuna di incontrarle da vicino.
La storia delle capre dai denti d’oro è accompagnata da un’altra storia, e al giorno d’oggi potrebbero apparire come delle leggende, ma i fatti che raccontiamo in questo articolo sono assolutamente reali e documentati.
Le capre dai denti d’oro si trovavano in una zona specifica della Sardegna, per l’esattezza sull’isola di Tavolara quando ancora era disabitata, vivevano quindi pacificamente allo stato brado.
Si presume che a scoprire questa particolarità fu Giuseppe Bertoleoni, che arrivato da Genova all’arcipelago de La Maddalena, insieme alla sua famiglia, si avventurò nell’esplorazione delle isole più a nord, approdando per primo a Tavolara.
Tavolara del tutto disabitata, nella sua bellezza selvaggia gli parve perfetta in ogni dettagli, un vero e proprio paradiso per lui e la sua famiglia, tanto che decise di stabilirsi lì e farne la sua nuova dimora.
La famiglia Bertoleoni fece dell’isola di Tavolara la propria casa, ma non solo, Giuseppe Bertoleoni in qualità di capostipite, si autoproclamò proprietario e Re di Tavolara, dotando il suo piccolo regno di stemma e bandiera.
Una volta stabilitosi, l’uomo iniziò a dedicarsi all’allevamento delle capre presenti sull’isola, notando la loro inaspettata e sorprendente peculiarità, i denti di colore giallo, molto simile all’oro.
In seguito, scoprì che la particolare colorazione dei denti era dovuta alla loro alimentazione, gli animali infatti, vivendo in libertà erano soliti nutrirsi di elicriso e altre erbe particolari presenti nell’isola.
Da qui nasce la storia delle capre dai denti d’oro, che giunse anche alle orecchio del Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, che nel 1839 giunse a Tavolara in occasione di una battuta di caccia all muflone.
Ad accoglierlo fu il figlio maggiore di Giuseppe, Paolo Bertoleoni. Giuseppe lo accolse presentandosi come Re di Tavolara, e tra i due si strinse una sincera e leale amicizia.
Fu in quell’occasione che il Re Carlo Alberto nominò ufficialmente Giuseppe Re di Tavolara, e ufficializzò l’isola come suo regno, attraverso una pergamena scritta a mano andata perduta nel tempo.
Unisciti al nostro nuovo canale Telegram – Entra
Niente di più probabile