La storia di Ninetta Bartoli, primo sindaco donna in Italia
Conosciuta come Ninetta Bartoli, all’anagrafe Antonia Bartoli, è stata la prima donna ad essere eletta sindaco in Italia.
Nata a Borutta, in provincia di Sassari, nell’antica regione storico-geografica del Meilogu, il 24 settembre 1896, Ninetta Bartoli nacque in una famiglia nobile e importante dell’epoca.
Questo le spianò la strada, in primis le permise di studiare nella scuola più esclusiva di Sassari; l’istituto “Figlie di Maria”, cosa insolita per le donne dell’epoca.
La donna, negli anni prese l’importante decisione di non sposarsi, partecipando alle attività e dedicandosi quasi completamente, all’ambiente culturale ecclesiastico.
Nel 1945, una volta finita la guerra, divenne segretaria della sezione locale della Democrazia Cristiana. L’anno dopo, nel 1946 decise di candidarsi alla carica di sindaco del comune di Borutta, suo paese natale, vincendo le elezioni con l’89% dei consensi, 332 voti su 371.
Il giorno del suo insediamento scelse di farsi fotografare con indosso il costume tradizionale di Borutta, quello utilizzato nelle occasioni importanti.
Ninetta Bartoli, durante i suoi 12 anni di mandato, compì opere importanti e rivoluzionarie per la sua comunità, impegnandosi al massimo come ogni sindaco dovrebbe fare.
Per prima cosa creò occupazione, facendo costruire le prime case popolari, le scuole elementari, l’asilo, il cimitero, una casa di riposo, il Municipio, l’acquedotto e l’impianto fognario. Istituì una cooperativa per la raccolta del latte e per la produzione del formaggio, una cooperativa agraria e si dedicò con estremo impegno ad avviare tutta una serie di iniziative per offrire posti di lavoro qualificati alle donne.
Si occupò anche del patrimonio artistico; il restauro del complesso monastico di San Pietro di Sorres avvenne per opera sua, con l’investimento di soldi appartenenti a lei e alla sua famiglia.
A partire dal 1955, venne fatta arrivare in quello stesso monastero una comunità di monaci benedettini, l’unica in Sardegna dopo molti secoli.
Ninetta Bartoli, morì nel 1978 nel suo paese, a Borutta, dopo aver continuato a lavorare fino alla fine dei suoi giorni per la comunità, anche in seguito alla fine del proprio mandato e ruolo istituzionale.
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