La sabbia e l'acqua offrono sensazioni uniche sulla pelle
Una delle meraviglie della costa nord
La Pelosa, un paradiso fotografico
Chi non ha mai visto una foto della Pelosa? Questa spiaggia è un’icona mondiale e una tappa obbligata per chi visita il nord della Sardegna.
La sua bellezza è paragonabile a un dipinto: sabbia candida e finissima, soffice e quasi impalpabile; acque cristalline che si estendono per decine di metri, con tonalità caraibiche che vanno dal celeste al turchese, dall’azzurro al verde smeraldo, fino al blu cobalto e profondo. La sabbia e l’acqua offrono sensazioni uniche sulla pelle. Circondata da morbide dune ricoperte di ginepri, la spiaggia combina i profumi e le tonalità della macchia mediterranea con un aspetto tropicale.
La bellezza incomparabile
La Pelosa è un’oasi di accecante bellezza, spesso in vetta alle classifiche secondo il giudizio dei viaggiatori: più volte nominata miglior spiaggia d’Italia, frequentemente tra le prime del Mediterraneo e d’Europa, e persino nella top ten mondiale.
Questo amato simbolo della Sardegna ha reso celebre il borgo di Stintino, trasformandolo da un villaggio di pescatori a una rinomata località turistica grazie a questo capolavoro naturale.
Protezione naturale e panorama
A proteggere questa meraviglia dall’impeto del mare aperto ci sono l’isola Piana e i suggestivi faraglioni scuri di Capo Falcone.
L’isola Piana è così pianeggiante che non ostruisce la vista delle maestose rocce dell’Asinara alle sue spalle, mentre in cima ai faraglioni si erge la torre del Falcone, costruita nel 1537 e raggiungibile in mountain bike. Da una terrazza a 200 metri d’altezza, si può godere di un panorama contrastante: a ovest, imponenti scogliere a strapiombo sul “mare di fuori”; a est, il “mare di dentro”, calmo e ribattezzato “dai sette colori”.
La torre della Pelosa
Ai piedi dell’aspro promontorio di scisti neri, si trova un isolotto dominato dalla torre della Pelosa, edificata nel 1578 per controllare il transito verso il golfo, oggi tratto distintivo della spiaggia. Si può raggiungere a piedi attraversando la deliziosa caletta della Pelosetta, accanto alla spiaggia principale. La barriera naturale mantiene l’acqua calma anche quando soffia il maestrale, rendendola perfetta per le famiglie con bambini.
Servizi e strutture
La Pelosa è in parte spiaggia libera e in parte lido attrezzato con sdraio, lettini e ombrelloni. È possibile noleggiare gommoni e moto d’acqua.
Il parcheggio si trova a pochi metri dalla spiaggia. La strada che collega la spiaggia al borgo di Stintino, servito da bus navetta, è lunga circa tre chilometri e mezzo. Nel paese e lungo il percorso per la spiaggia, percorribile anche in bici, ci sono strutture ricettive e ristoranti dove gustare deliziose pietanze di mare. La spiaggia è molto affollata nei mesi di luglio e agosto, quindi è consigliabile visitarla in bassa stagione per apprezzarne al meglio la straordinaria bellezza.
Protezione ambientale
La Pelosa è tanto bella quanto fragile: nel corso degli anni ha subito erosioni e mutamenti a causa del flusso turistico. Per proteggerla, è stato introdotto un regolamento che prevede l’uso di stuoie sotto il telo da bagno, il divieto di fumo (eccetto negli spazi designati) e il risciacquo di piedi e attrezzatura da spiaggia. Sono state inoltre installate passerelle in legno e barriere per bloccare l’accesso alle dune.
Numero chiuso
Per accedere alla spiaggia La Pelosa a Stintino, dal 1° giugno al 31 ottobre 2024, è necessario prenotare, con un limite di 1.500 posti giornalieri e un costo di 3,50 euro a persona.
Le prenotazioni possono essere effettuate in due modalità:
1. Senza limiti di tempo: 750 posti giornalieri possono essere riservati senza restrizioni temporali. Ogni prenotazione può comprendere al massimo 4 persone e i bambini sotto i 12 anni non vanno inseriti. È possibile prenotare per più giorni consecutivi.
2. Entro le 48 ore: 750 posti giornalieri possono essere prenotati non prima di 48 ore rispetto al giorno di utilizzo. Anche in questo caso, ogni prenotazione può comprendere al massimo 4 persone e i bambini sotto i 12 anni non devono essere inseriti.
Come prenotare
Le prenotazioni possono essere effettuate sul sito spiaggialapelosa.it, dove si può anche scaricare l’applicazione.
Stintino e La Sua Storia
Origini e cultura
Stintino inizialmente era simile a Cala d’Oliva, borgo dell’Asinara da cui provengono le 45 famiglie di origine ligure che, quando l’isola divenne colonia penale nel 1885, si stabilirono in una lingua di terra tra due insenature, i porti “Vecchio” e “Nuovo”. La storia del paese è legata alla pesca e alla lavorazione del tonno, una tradizione che rivive nel museo delle Tonnare, allestito in una tonnara attiva fino agli anni Settanta del XX secolo e intitolato “Il ricordo della memoria”.
Il territorio
Il territorio di Stintino è un lembo di terra che si protende tra due mari, fin quasi a toccare l’Asinara. A ovest, la costa è alta e frastagliata; a est, è bassa, dalla Pelosa fino alle distese di sassolini bianchi e tondi che si immergono nel mare azzurro de Le Saline e di Ezzi Mannu. Da Stintino si può raggiungere l’Asinara per esplorarla con escursioni organizzate. Per oltre un secolo, l’isola, oggi parco nazionale nel territorio di Porto Torres, è rimasta in isolamento. Si possono ammirare paesaggi incontaminati, da percorrere in bici, a cavallo, in fuoristrada o con un trenino.
Il versante occidentale è caratterizzato da ripide scogliere, mentre quello orientale è basso e sabbioso con calette sotto tutela massima, come Cala Sant’Andrea, e accessibili con limitazioni, come Cala Sabina. I fondali marini sono un paradiso da esplorare.
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