Origine del Corallo in Sardegna: Storia e lavorazione
Condividi con i tuoi amici

La Sardegna è famosa per il suo corallo rosso, noto anche come "oro rosso"

Origine del Corallo della Sardegna: Storia e lavorazione

La Sardegna è famosa per il suo corallo rosso, noto anche come “oro rosso”, che è stato raccolto e lavorato per millenni.

Questa preziosa risorsa naturale si trova principalmente lungo le coste della Riviera del Corallo, in particolare ad Alghero, una cittadina che ha costruito una reputazione internazionale per la qualità del suo corallo.

La generazione del Corallo

Il corallo della Sardegna, scientificamente noto come “Corallium rubrum”, è un organismo marino che cresce in colonie sui fondali rocciosi.

Queste colonie si sviluppano attraverso la secrezione di carbonato di calcio da parte dei polipi corallini, piccoli organismi marini che vivono all’interno del corallo stesso.

Questo processo di calcificazione forma la struttura solida e ramificata del corallo, che può assumere varie forme e dimensioni.

La storia della pesca del Corallo

La pesca del corallo in Sardegna ha radici antichissime, risalenti al periodo fenicio-punico.

Documenti storici e reperti archeologici indicano che il corallo veniva utilizzato per creare amuleti e gioielli fin dall’età del Neolitico.

Durante l’epoca romana e bizantina, il corallo sardo era altamente apprezzato e utilizzato in vari ambiti, dalla gioielleria sacra all’arte ornamentale.

Tradizionalmente, la raccolta del corallo avveniva tramite una tecnica chiamata “ingegno”, che prevedeva l’uso di attrezzi in legno a forma di croce di Sant’Andrea, ai quali venivano fissate delle reti.

Queste reti venivano trascinate sui fondali, sradicando i rami di corallo. Questo metodo, però, aveva un impatto devastante sull’ecosistema marino.

La pesca e la lavorazione moderna

Oggi, la pesca del corallo è regolamentata per proteggere l’ambiente marino.

La raccolta avviene tramite immersione e raccolta diretta da parte di subacquei esperti, autorizzati a pescare il corallo solo tra maggio e fine settembre.

Questo approccio più sostenibile mira a preservare le preziose risorse coralline per le future generazioni.

La lavorazione del corallo è un’arte che richiede grande abilità e precisione.

Il corallo raccolto viene tagliato, lucidato e spesso inciso per creare gioielli unici.

Ad Alghero, la tradizione artigianale è così radicata che la città ospita una Scuola del Corallo e un Museo del Corallo, dove si possono ammirare le opere più significative e scoprire la storia e le leggende legate a questo affascinante materiale.

Conclusione

Il corallo della Sardegna non è solo una risorsa economica importante, ma anche un simbolo della ricca tradizione culturale dell’isola. Grazie alle moderne tecniche di pesca e alla dedizione degli artigiani locali, il corallo sardo continua a brillare come un tesoro del Mediterraneo, coniugando storia, arte e sostenibilità.

Unisciti al nostro nuovo canale Telegram – Entra 

Scopri la Sardegna

Foresta di Pantaleo: un viaggio tra natura, storia e biodiversità
Foresta di Pantaleo: un viaggio tra natura, storia e biodiversità
Perda ‘e Liana: Il gigante di pietra nel cuore dell’Ogliastra
Perda ‘e Liana: Il gigante di pietra nel cuore dell’Ogliastra
Nuoro, la perla nascosta della Barbagia: tra arte e cultura
Nuoro, la perla nascosta della Barbagia: tra arte e cultura
Ai piedi di una sughera l’esatto centro geografico della Sardegna
Ai piedi di una sughera l’esatto centro geografico della Sardegna
Culter – A Pattada il museo internazionale del coltello
Culter – A Pattada il museo internazionale del coltello
Il Museo del carbone a Carbonia, un salto nel passato
Il Museo del carbone a Carbonia, un salto nel passato
La città delle chiese, Iglesias
La città delle chiese, Iglesias
Pompu, il posto più lontano da qualsiasi luogo
Pompu, il posto più lontano da qualsiasi luogo
Assemini e l’antica tradizione della ceramica
Assemini e l’antica tradizione della ceramica
Sa Trona, incredibile monumento naturale a Escalaplano
Sa Trona, incredibile monumento naturale a Escalaplano
Geopaleosito Cava di Duidduru – A Genoni tra fossili e storia
Geopaleosito Cava di Duidduru – A Genoni tra fossili e storia
Monastir, siti preistorici, edifici di culto e fortezze medioevali
Monastir, siti preistorici, edifici di culto e fortezze medioevali
Il Museo del Banditismo di Aggius, 4 sale per un’imperdibile viaggio nel passato
Il Museo del Banditismo di Aggius, 4 sale per un’imperdibile viaggio nel passato
L’isolotto dei fichi d’India, un  mini paradiso nel golfo di arzachena
L’isolotto dei fichi d’India, un mini paradiso nel golfo di arzachena
San Sperate, il paese museo di murales e pietre ‘sonore’
San Sperate, il paese museo di murales e pietre ‘sonore’
Il Tempio di monte d’Accoddi, un simil-ziqqurat unico in Europa
Il Tempio di monte d’Accoddi, un simil-ziqqurat unico in Europa
Nuraghe “Nuracale”, uno dei più imponenti del Montiferru
Nuraghe “Nuracale”, uno dei più imponenti del Montiferru
Monte Sirai, il sito archeologico che evoca battaglie
Monte Sirai, il sito archeologico che evoca battaglie
Sardegna in cammino: 10 sentieri imperdibili tra mare, montagna e storia
Sardegna in cammino: 10 sentieri imperdibili tra mare, montagna e storia
La Casa della Contessa, la leggenda della villa abbandonata di Costa Rei
La Casa della Contessa, la leggenda della villa abbandonata di Costa Rei

Spiagge della Sardegna

Cala Cumpultittu a Bosa
Cala Cumpultittu a Bosa
Spiaggia di Su Giudeu a Domus de Maria
Spiaggia di Su Giudeu a Domus de Maria
Spiaggia Bassa Trinita a La Maddalena
Spiaggia Bassa Trinita a La Maddalena
Cala Brandinchi a San Teodoro
Cala Brandinchi a San Teodoro
Cala Regina a Quartu Sant’Elena
Cala Regina a Quartu Sant’Elena
Le spiagge della Sardegna: un mare di riconoscimenti nel 2024
Le spiagge della Sardegna: un mare di riconoscimenti nel 2024
Spiaggia di Porto Istana a Olbia
Spiaggia di Porto Istana a Olbia
La “Valle della Luna”: Il fascino di Cala Grande a Capo Testa
La “Valle della Luna”: Il fascino di Cala Grande a Capo Testa
Spiaggia di Cala Cipolla a Domus de Maria
Spiaggia di Cala Cipolla a Domus de Maria
La Pelosa: Un’icona mondiale della Sardegna
La Pelosa: Un’icona mondiale della Sardegna
Cala Sisine a Baunei, un gioiello della costa orientale
Cala Sisine a Baunei, un gioiello della costa orientale
Spiaggia Coaquaddus a Sant’Antioco
Spiaggia Coaquaddus a Sant’Antioco
Spiaggia di Cea a Tortolì e Bari Sardo
Spiaggia di Cea a Tortolì e Bari Sardo
Lo Scoglio di Peppino a Muravera
Lo Scoglio di Peppino a Muravera
Spiaggia di San Giovanni di Sinis a Oristano
Spiaggia di San Giovanni di Sinis a Oristano
La spiaggia del relitto di Caprera e il naufragio del motoveliero Trebbo nel 1955
La spiaggia del relitto di Caprera e il naufragio del motoveliero Trebbo nel 1955
Spiaggia di Cala Sinzias a Castiadas
Spiaggia di Cala Sinzias a Castiadas
Mari Pintau a Quartu Sant’Elena
Mari Pintau a Quartu Sant’Elena
Porto Giunco, angolo dei Caraibi a Villasimius
Porto Giunco, angolo dei Caraibi a Villasimius
Bandiere Blu 2024, la Sardegna in 7° posizione tra le regioni italiane
Bandiere Blu 2024, la Sardegna in 7° posizione tra le regioni italiane

Lascia un commento