Mai mettere il pane capovolto a tavola, una tradizione legata a superstizioni, religione e storia
Mai mettere il pane capovolto a tavola, a chi non è capitato di sentirsi dire questa frase? E sapete perché non si fa?
PERCHÉ NON SI DEVE METTERE IL PANE CAPOVOLTO
Non mettere mai il pane capovolto è una regola ferrea della tradizione italiana, e anche in Sardegna dove la cultura del pane è fortemente radicata, questa usanza viene insegnata fin da bambini.
Quante volte vi sarà capitato di essere rimproverati dai vostri nonni o genitori proprio perché sbadatamente o inconsciamente avete messo il pane capovolto a tavola, senza capire però il reale motivo di questo rimprovero?
Questa particolare usanza sul pane ha origini antiche, in parte legate alla religione, alla storia e alla superstizione.
PANE CAPOVOLTO SIGNIFICATO
Secondo la tradizione, il pane capovolto è segno di mancanza di rispetto verso gli altri commensali, infatti non solo non può essere poggiato sul tavolo capovolto, ma non è cosa ben vista nemmeno porgerlo al contrario. Inoltre secondo la superstizione, mettere il pane sottosopra, porta sfortuna e disgrazie, un pò come uno specchio rotto.
Un altro dei motivi di questa usanza è legato alla religione, in quanto il pane simboleggia il corpo di Cristo, e di conseguenza porgerlo o appoggiarlo al contrario equivale a mettere Gesù al contrario o a faccia in giù, per questo viene visto come un segno di disprezzo o comunque come qualcosa di irrispettoso verso la religione stessa.
IL PANE DEL BOIA
Secondo la storia invece, questa usanza nasce e affonda le sue radici nella Francia Medievale. Il pane è da sempre considerato un alimento sacro, e i panettieri in molte culture sono visti come “sacerdoti”.
Esiste un codice segreto tra i fornai, e tra le regole di questo codice non scritto tramandato nei secoli, c’è quella del pane capovolto, il cosiddetto “Pane del Boia”.
La storia del “Pane del boia” inizia a metà ‘400 in Francia, quando era molto in voga la pena di morte. I boia erano disprezzati e odiati dalla popolazione, e in particolare i fornai lo dimostravano preparando per loro un pane di bassissima qualità.
Per questo motivo Carlo VII emanò una legge, che invitava i panettieri a trattare i boia alla pari di ogni altro cliente. I panettieri seppur di malavoglia, accettarono questa imposizione, ma continuarono ad esprimere il loro dissenso porgendo il pane capovolto al boia.
Fu così che il Re Carlo VII per risolvere questo problema trovò una soluzione ingegnosa, da quel momento in poi infatti, i boia avrebbero lavorato incappucciati, così da non essere riconosciuti.
Unisciti al nostro nuovo canaleTelegram – Entra