L'asino bianco, uno speciale abitante dell'Asinara
L’Asinara, un luogo incantato che si trova in Sardegna, un’isola nell’isola, dove tutto diventa unico e speciale, dal paesaggio alle strutture, fino ai suoi pochissimi abitanti, che siano essi umani o animali.
L’isola dell’Asinara è il suo regno da secoli, e lui, l’asino bianco è il simbolo di questo piccolo paradiso.
L’asino bianco, fa parte della fauna terrestre dell’Asinara e vive e convive, insieme ad altri mammiferi come capre, il muflone, la lepre sarda, il quercino e altri, in totale libertà.
ASINELLO BIANCO ASINARA
Il suo aspetto lo rende un’animale affascinante, unico e che suscita tenerezza, ed è proprio la sua particolarità, ovvero il fatto di essere bianco che lo rende così speciale.
ASINELLO BIANCO ORIGINI
Le origini dell’asino bianco non sono certe, una delle ipotesi è che possa derivare da asini bianchi importati dall’Egitto nel secolo scorso dal Marchese di Mores Duca dell’Asinara.
Secondo una vecchia leggenda invece, l’asinello bianco sarebbe approdato sull’isola a seguito del naufragio di un vascello diretto verso la Francia, ma l’ipotesi più probabile sembrerebbe quella di un’origine autoctona, secondo cui gli l’asino bianco deriverebbero da quelli grigi per comparsa del carattere dell’albinismo.
ASINELLO BIANCO DESCRIZIONE E COMPORTAMENTO
L’asino bianco è molto simile agli asinelli sardi , ed è caratterizzato da dimensioni ridotte, i soggetti adulti infatti, raggiungono circa 1 metro di altezza al garrese. Si presenta con una testa pesante e quadrangolare con profilo rettilineo, collo corto, arti robusti, piede bianco, piccolo e poco resistente.
L’originalità dell’animale è dovuta al caratteristico colore del manto, folto, poco setoloso e morbido, di un colore bianco candido fin dalla nascita, che col tempo diventa invece opaco a causa dell’accumulo di polveri.
La pelle è rosa mentre l’iride è celeste, queste 2 caratteristiche sono causate da una mutazione nel gene tirosinasi, responsabile di forme di albinismo e dei sintomi conseguenti tra cui la fotofobia che causa agli asinelli bianchi una tipica camminata incerta e la riluttanza al permanere sotto la luce diretta del sole per lunghi periodi.
A differenza dei cavalli, non si uniscono in branchi fissi. I maschi adulti vivono solitari, mentre le femmine col puledro. I maschi si uniscono ad una o due femmine durante la primavera, mentre in estate formano gruppi misti maschi/femmine, anche fra anziani, senza mostrare differenze nella scelta dei partner basata sul colore del mantello
L’asino bianco è presente in numero limitato sull’Isola dell’Asinara, attualmente il numero stimato è di circa 120 individui, divisi tra i due sessi, ai quali occorre aggiungere alcune decine di individui distribuiti in Sardegna (Foresta Burgos, Le Prigionette, Is Arenas) e nella penisola (Poppi e Collazzone).
I recenti censimenti effettuati dall’Ente Parco rappresentano il dato quantitativamente più elevato degli ultimi decenni ed è molto probabile che in futuro la popolazione dell’asinello bianco possa solo crescere.
L’Istituto di Incremento Ippico ne cura la conservazione genetica e ne possiede un nucleo puro, non ibridato con asini grigi, come è invece avvenuto negli altri luoghi.
Nonostante non compaia nella lista delle specie protette dalle leggi regionali, un decreto ministeriale del 27 luglio 1990 lo ha inserito nel “Registro Anagrafico delle Popolazioni Equine riconducibili a Gruppi Etnici Locali”, facente parte di un progetto del CNR finalizzato alla “Difesa delle Risorse Genetiche delle Popolazioni Animali”.
Per un incontro ravvicinato con l’asino bianco, basterà visitare l’isola del”Asinara e passeggiare nei posti in cui non è raro incontrarli, ovvero nei pressi di Trabuccato, a Santa Maria, a Fornelli e nei pressi di Cala d’Oliva.