Quali sono le 10 spiagge più belle della Sardegna? Una scelta difficile!
Ti portiamo alla scoperta delle più belle spiagge della costa sarda
Acque cristalline, sabbia finissima e macchia mediterranea, per raggiungere il paradiso non serve volare lontano!
Ecco le 10 spiagge più belle della Sardegna secondo la redazione di Notiziesarde.
Le 10 spiagge più belle della Sardegna?
Tra calette meravigliose, acque dal colore del cristallo e selvagge riserve naturalistiche, ti portiamo alla scoperta delle meraviglie che incontrerai nelle coste sarde.
Le spiagge sarde che abbiamo deciso di inserire nel nostro articolo sono adatte a tutte le esigenze e tipologie di viaggiatore.
Sei un amante della privacy? Sei in cerca di divertimento? Hai bambini al seguito? Sei un solitario in cerca di relax? Qui troverai la spiaggia giusta per te.
Alcune sono attrezzate per tutte le necessità, altre difficili da raggiungere e decisamente isolate.
1. Cala Mariolu, Baunei (NU)
Cala Mariolu, nel territorio di Baunei, deve il nome alla foca monaca che, si dice, “rubasse” il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza, perciò era chiamata il mariolo, il ladro.
È nota anche come “Is pùligi de nie” (le pulci di neve) per i sassolini tondi, bianchi e rosa, misti alla sabbia, che la caratterizzano.
Il suo panorama colpisce per le tonalità infinite di blu, verde smeraldo e azzurro e per i sassolini che sembrano fiocchi di neve.
La falesia che la circonda arriva fino a 500 metri di altezza e cade a picco sull’acqua sia a nord che a sud, rendendo Cala Mariolu accessibile da terra solo attraverso un impegnativo percorso di trekking in mezzo a fitta macchia mediterranea.
2. Cala Spinosa, Santa Teresa Gallura (SS)
Il contrasto tra i colori brillanti del mare, le calde rocce granitiche e la sabbia dorata infonde un senso di contemplazione al cospetto di bellezza e forza della natura.
Piccola e incontaminata, appartata e placida, la meravigliosa Cala Spinosa occupa la parte settentrionale dell’impervio promontorio di Capo Testa, in prossimità del mitico faro guardiano delle Bocche di Bonifacio, a quattro chilometri (lungo la provinciale 90) dall’abitato di Santa Teresa Gallura, ambita meta turistica.
Lo scenario è suggestivo e maestoso: la caletta è incastonata tra alte pareti rocciose che ‘precipitano’ a strapiombo nel mare, riparata dai venti e circondata da profumate essenze mediterranee.
3. Spiaggia di Tuerredda, Teulada (SU)
La spiaggia di Tuerredda è una meraviglia della natura, una ‘perla’ che richiama scenari caraibici, divenuta un simbolo indiscusso della Sardegna, grazie all’intenso azzurro dell’acqua, il verde degli arbusti e l’oro delicato della sabbia finissima. Si distende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, nel territorio di Teulada, nell’estremità sud-occidentale dell’Isola.
4. Spiaggia di Mari Pintau, Quartu Sant’Elena (CA)
Mari Pintau significa “mare dipinto“, niente di più vero, la firma su questo capolavoro é della natura stessa, mille sfumature azzurro-smeraldo che fanno da contrasto al verde delle colline attorno.
Potrai ammirare questo capolavoro percorrendo la strada litoranea di Quartu, “la panoramica”, verrai abbagliato da un panorama pazzesco. Non poteva esserci nome più appropriato.
La stupenda spiaggia di Mari Pintau è la perla del territorio di Quartu Sant’Elena: si trova lungo le curve della panoramica per Villasimius, a circa venti chilometri dal centro di Cagliari, nella località turistica di Geremeas.
Arrivarci non é comodissimo, anche il posto per parcheggiare l’auto non si trova facilmente, é per lo più una caccia al parcheggio “selvaggio”, ma ne vale la pena.
5. Scoglio di Peppino, Muravera (SU)
Costa Rei è uno spettacolo senza confini, oltre dieci chilometri di sabbia dorata e mare turchese, all’interno dei territori costieri di Castiadas e di Muravera.
Allo spettacolo contribuiscono vari tratti di spiaggia, ognuno con sue particolarità e un nome che lo identifichi.
Uno di essi, il più meridionale del litorale muraverese, inizia da un pittoresco scoglio e si estende per centinaia di metri, disegnando una lunga striscia bianca di fronte a un mare smeraldino.
È la spiaggia delle Ginestre, più nota come Scoglio di Peppino, roccia granitica dalla forma affusolata che la delimita a sud, mentre nel lato opposto sfuma senza soluzione di continuità negli altri tratti muraveresi di Costa Rei, Piscina Rei e Marina Rei, interrompendosi soltanto parecchi chilometri più a nord, sotto il promontorio di Capo Ferrato.
6. Spiaggia di Rena Majori, Aglientu (SS)
Oltre un’ombrosa pineta, camminando fra intricati arbusti di ginepro, ti si schiuderà il variopinto paesaggio di Rena Majori, una striscia di sabbia bianca e impalpabile che si immerge in un mare dai colori incantevoli, con un bordo fatto di scogli scuri e di rocce granitiche chiare.
Sorge nella località quasi omonima di Rena Majore, nel territorio di Aglientu, parte integrante del sito naturalistico di Monti Russu.
Il mare, fatto di pennellate celesti e blu, crea, fra gli scogli, piccole piscine, ‘calamita’ per i bambini.
Oltre ad essere dolcemente digradante e adatto al bagno dei meno esperti, il fondale di Rena Majori, variegato e ricco di pesci, è meta di appassionati di diving e snorkeling.
7. Cala Goloritzè, Baunei (NU)
Cala Goloritzé è un dipinto nato da un sogno fantastico. In corrispondenza di capo di Monte Santo, dieci miglia a nord del porto di Santa Maria Navarrese, l’aspro e roccioso litorale, sin lì a strapiombo sul mare da altezze vertiginose – come a Perda Longa –, arretra dolcemente verso l’interno, in una scenografica insenatura, lasciando spazio a una miriade di sassolini bianchi levigati.
Il fondale è di una trasparenza surreale, le acque turchesi sgorgano da sorgenti carsiche sottomarine, rocce marmoree modellate dal tempo affiorano dal mare: un arco naturale e la celebre guglia di Monte Caroddi, a forma di piramide.
Dall’alto dei suoi 143 metri svetta su un luogo immancabile nella tua visita nell’Isola, spesso identificato come suo simbolo. Attorno imponenti falesie alte 500 metri ricoperte da macchia mediterranea che profuma l’aria. Alle spalle, una foresta di lecci e corbezzoli. L’incontaminata e selvaggia Cala Goloritzé, testimonial di Baunei, è uno dei tratti costieri del golfo di Orosei dove mare e montagna si incontrano in perfetta armonia.
8. Punta Molentis, Villasimius (SU)
Punta Molentis, azzurro e turchese del mare, bianco luminoso della spiaggia, punteggiata di rosa sulla battigia, e verde della macchia mediterranea.
I colori da cartolina di una delle perle di Villasimius (e di tutto il sud Sardegna), che troverai lungo la provinciale panoramica per Castiadas e Costa Rei.
Le acque cristalline bagnano la sabbia candida e fine, i cui riflessi illuminano la costa. Il promontorio e la spiaggia fanno parte dell’area marina di Capo Carbonara e devono il nome a su molenti, l’asino: un tempo mezzo di trasporto del materiale estratto dalle cave di granito circostanti.
Le rocce granitiche emergono come relitti dove la riva al tramonto si tinge di rosa.
9. Cala Domestica, Buggerru (SU)
Oltre ad essere un paradiso naturale, è un vero e proprio museo di archeologia industriale a cielo aperto, Cala Domestica, a sud di Buggerru, da cui dista due chilometri, conserva rovine di magazzini, depositi e gallerie scavate dai minatori.
Una di esse sulla destra della cala conduce a una seconda caletta appartata, quasi intima, detta appunto La Caletta.
La cala maggiore è una profonda e spettacolare insenatura, con un’ampia e riparata spiaggia di sabbia dai colori tra il bianco, l’ambrato e il dorato, soffice e compatta. Piccoli arbusti di macchia mediterranea spuntano sulle dune alle spalle della distesa di sabbia. Davanti, si affaccia un mare considerato tra i più belli della Sardegna, dai colori turchese e azzurro.
10. Cala Brandinchi, San Teodoro (SS)
Ti sembrerà di stare in Polinesia o ai Caraibi, non a caso, è chiamata ‘la piccola Tahiti’.
Cala Brandinchi è una spiaggia dalla bellezza esotica, inserita tra le 15 più belle di tutta la Sardegna da siti web specializzati, la conferma che il paradiso esiste anche sulla Terra.
La perla più splendente di San Teodoro si distende tra Punta Sabbatino e Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica proteso nel mare, quasi di fronte all’imponente mole di Tavolara, montagna calcarea che esce dall’acqua e fa da quinta scenografica a un paesaggio inimitabile.
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