Una vecchia leggenda di Isili, una storia di banditi e una grotta maledetta
Di questa vecchia leggenda di Isili, non si trovano molte tracce scritte, la storia de sa gruta de is malis è frutto, come spesso accade in Sardegna, di racconti tramandati, che passando da persona a persona, di paese in paese, inevitabilmente assume sfumature sempre un pò diverse ogni volta che viene raccontata.
Molte leggende sarde narrano di fatti e personaggi tetri e spaventosi, e anche in questo caso la storia de sa gruta de is malis racconta della tragica fine di un gruppo di banditi e di un furto che segnò per sempre la loro sorte.
Quella de sa gruta de is malis, potrebbe essere uno di quei racconti in cui realtà e leggenda si mescolano, una storia quindi che potrebbe avere un fondo di verità.
La leggenda di Isili narra che, un tempo nei pressi del paese erano presenti diverse grotte, tra le quali, una in particolare era conosciuta per essere il covo di un gruppo di banditi che dopo le loro malefatte erano soliti nascondersi all’interno della grotta.
Un furto tra i tanti fu fatale per i banditi, e fu proprio questo furto a segnare la tragica sorte del gruppo.
Si racconta che, un giorno i banditi rubarono un intero gregge di pecore uccidendo il pastore che le conduceva. Quel gregge però, non erano delle comuni pecore al pascolo, ma aveva qualcosa di particolare, infatti era stato donato da un allevatore alla chiesa di San Sebastiano, per questo motivo era a tutti gli effetti un gregge sacro, appartenente alla chiesa e al santo.
Uno dei banditi, riconoscendo la sacralità di quel gregge, si rifiutò di prendere parte al furto e tentò di dissuadere il resto del gruppo, ma senza nessun risultato.
Dopo aver commesso il reato, i banditi si nascosero all’interno della grotta com’erano soliti fare, portando con loro tutto il gregge. Arrivata la sera, decisero di banchettare con la carne di una di quelle pecore, ma qualcosa andò storto.
Mentre si preparavano ad uccidere la pecora, sentirono una voce non familiare, provenire proprio dall’interno della grotta. La udirono più volte, pronunciava sempre la stessa frase, che diceva: “Lassaus andai?” che significa “lasciamo andare?”.
In un primo momento non diedero peso a questo strano fatto, ma dopo un pò, stanchi di sentire questa frase che risuonava tra le mura della grotta, uno di loro rispose: “Podeis lassai andai totus is dimònius de s’inferru” che significa “potete lasciar andare tutti i demoni dell’inferno”.
Poco dopo questa affermazione, la grotta crollò, seppellendo i banditi. Soltanto uno scampò alla tragedia, l’uomo della banda che non aveva partecipato al furto, si salvò miracolosamente dal crollo.
Fu proprio lui in seguito, a raccontare l’accaduto agli abitanti del paese e dopo il suo racconto, quella grotta fu nominata sa gruta de is malis, ossia la grotta dei mali.
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Sono nato e cresciuto a Isili e mai avevo sentito questa “storiella”, né allora né dopo (sto per compiere 83 anni!)