Su binu de arangiu, un tesoro della tradizione sarda
Su binu de arangiu, è una bevanda alcolica unica, nata dalla sapiente lavorazione del succo d’arancia delle varietà biondo Tardivo di San Vito, Washington e Tarocco. Queste arance, raccolte nelle terre soleggiate del Sarrabus, nel sud-est della Sardegna, donano alla bevanda il suo caratteristico sapore fruttato, simile al passito.
Il processo di produzione e la trasformazione in un prodotto unico
Il viaggio del binu de arangiu, inizia nelle aranceti dei comuni di Muravera, San Vito, Villaputzu e Castiadas. Qui, le arance vengono raccolte tra febbraio e maggio, con le varietà tardive come il Tardivo di San Vito che chiudono la stagione. Una volta raccolte, le arance vengono spremute e il succo filtrato con colini di acciaio inox per ottenere un liquido puro e ricco di sapore.
Fermentazione e Invecchiamento
La fermentazione del succo avviene con l’aggiunta di zucchero o miele, in contenitori di terracotta o altri materiali idonei, mantenuti a una temperatura controllata tra i 21 e i 22 gradi. Questo processo continua fino a raggiungere una gradazione alcolica tra i 14 e i 18 gradi. Successivamente, su binu de arangiu viene travasato in botti di legno, terracotta o vetro, dove rimane a invecchiare per almeno 36 mesi, e fino a 5 anni. Questo lungo periodo di maturazione consente alla bevanda di sviluppare una colorazione arancio ramato e un sapore armonioso e fruttato.
Su binu de arangiu, una tradizione familiare
Su binu de arangiu non ha mai subito trattamenti chimici, né per la fermentazione né per la conservazione. Le tecniche utilizzate rispecchiano quelle della vinificazione tradizionale, con spremiagrumi e filtri a rete d’inox per la spremitura e contenitori di vetro o inox per la fermentazione. L’invecchiamento avviene in botti di legno, vetro o terracotta, e l’imbottigliamento in vetro scuro con tappo sigillato.
Questa bevanda, considerata in Sardegna un vero e proprio vino d’arancia, è sempre stata prodotta a livello familiare, conservata con cura all’interno dei pozzi e condivisa con orgoglio durante feste e matrimoni. Le famiglie contadine, infatti, erano solite utilizzare le arance cadute a terra per creare questa bevanda alcolica da offrire agli ospiti durante i momenti conviviali come battesimi, comunioni, cresime e matrimoni.
La Sfida della Tradizione
Con il passare del tempo, su binu de arangiu ha rischiato di scomparire a causa del progressivo spopolamento delle campagne. Tuttavia, alcune famiglie hanno continuato a produrre questa bevanda per il proprio consumo, preservando così un pezzo importante della cultura e delle tradizioni sarde. La testimonianza degli abitanti locali è fondamentale per mantenere viva questa antica arte, che unisce la freschezza del succo d’arancia alla magia della fermentazione e dell’invecchiamento.
Oggi su binu de arangiu è più di una semplice bevanda; è un simbolo della resilienza e della creatività della comunità sarda. Ogni sorso racconta una storia di tradizione, famiglia e rispetto per la natura, rendendolo un vero e proprio tesoro da scoprire e gustare.
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