Il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP si trova in commercio da Ottobre fino alla fine di Aprile
Il Carciofo sardo, quello buono
Il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP è un ortaggio della specie Cynara scolymus nell’ecotipo locale Spinoso Sardo.
Zona di Produzione
La zona di produzione del Carciofo Spinoso di Sardegna DOP interessa numerosi comuni di tutte le province della Sardegna, molto apprezzato è il carciofo di Villasor.
Metodo di produzione
La coltivazione avviene in pieno campo, su terreni di medio impasto e ben drenati.
Gli organi di propagazione devono derivare da piante che abbiano caratteristiche specifiche dell’ecotipo Spinoso Sardo e che siano coltivate all’interno della zona di produzione.
Il trapianto può avvenire in periodi diversi a seconda che si intenda ottenere una produzione precoce oppure tardiva.
Nel primo caso il trapianto si effettua tra la seconda metà di giugno e i primi di agosto; nel secondo caso si effettua più tardi, nei mesi di agosto e settembre. La raccolta manuale deve avvenire prima dell’apertura delle brattee (foglie), mediante recisione del gambo al di sotto dei capolini (infiorescenza).
L’inizio della raccolta dei precocissimi parte alla fine di ottobre, prosegue a novembre-dicembre con i precoci e si conclude a marzo-aprile con la tipologia tardiva.
Aspetto e sapore
Il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP ha un capolino conico allungato e mediamente compatto, di colore verde con sfumature violetto-brunastre e spine di colore giallo sulle brattee. Il gambo è poco fibroso e tenero. La consistenza è carnosa, tenera e croccante insieme. Il profumo è intenso e floreale. Il gusto è caratterizzato da un giusto equilibrio tra amarognolo e dolciastro, risultando quindi poco astringente.
Come riconoscere un carciofo fresco
Un metodo efficace per riconoscere un carciofo fresco, è quello di tastare il carciofo premendolo leggermente tra pollice e indice.
Se il carciofo si presenta molliccio al tatto, non sarà sicuramente fresco, diversamente se risulta essere sodo, è il carciofo giusto per te.
Nel caso non fosse possibile toccare i carciofi, in linea generale è possibile affermare che un buon carciofo deve avere le foglie esterne verdi scure mentre quelle interne devono essere di colore chiaro, la sua punta deve apparire ben chiusa e il gambo deve essere privo di ammaccature o difetti evidenti.
Storia
La presenza del carciofo in Sardegna è documentata fin dal tempo dei Fenici, con una storia lunga e radicata che lo ha reso nel tempo una delle produzioni agricole più importanti della regione.
È presente in letteratura già a partire dalla metà del XVIII secolo in numerose opere quali Agricoltura di Sardegna di Andrea Manca dell’Arca del 1780 e La vita rustica della Sardegna riflessa nella lingua di Max Leopold Wagner del 1921.
L’importanza della coltivazione è testimoniata dalle “tasse di assicurazione” che nell’Ottocento gli agricoltori pagavano per la sorveglianza dei campi di carciofo.
A partire dal Novecento, poi, quella del carciofo diventa una coltura specializzata e comincia a essere una realtà conosciuta e apprezzata anche al di fuori dei confini regionali.
Gastronomia
Ortaggio piuttosto delicato, il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP si conserva al meglio in luogo fresco e asciutto, preferibilmente in frigorifero, e va consumato in breve tempo.
Grazie al sapore dolce, può essere consumato sia crudo, in pinzimonio, che cotto come ingrediente di piatti sfiziosi o di salse.
Ottimo da conservare al naturale o sotto olio. Da provare nella ricetta delle frittelle con menta e ricotta sarda oppure nelle torte salate.
In abbinamento un Vermentino di Gallura DOP, persistente e morbido.
Le proprietà del carciofo
Il carciofo ha solo 22 kcal ogni 100g di prodotto queste caratteristiche lo rendono adatto ad essere inserito in ogni tipo di dieta.
Il Carciofo è noto per le sue proprietà diuretiche e depurative per il nostro fegato, ricco di vitamine del gruppo A, B, C, Sali minerali, Ferro e Potassio, il suo consumo risulta essere indicato per le persone che soffrono di colesterolemia grazie alla presenza nel suo cuore della Cinaria, che è in grado di aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.