Uno stile tutto italiano, partito da Maracalagonis
“Italian Grape Ale”, l’idea nata nel 2006
Hai mai sentito parlare di “Italian Grape Ale”? Se sei un amante della birra artigianale, probabilmente si.
Le IGA sono birre artigianali, caratterizzate da più varietà di uva. Le uve possono far parte della ricetta sotto forma di frutto oppure come mosto, il suo carattere risulta gradevole senza presentare difetti di ossidazione. Il malto si mantiene contenuto e può risultare assente il luppolo. L’aroma e la limpidezza dipendono dalle varietà di uva utilizzata, e l’amaro è solitamente assente.
Chi è stato il pioniere di questo stile innovativo?
La prima birra con aggiunta di uva è stata prodotta nel 2006, ad opera del birrificio sardo Barley, a Maracalagonis, lanciando il nuovo stile con il prodotto commercializzato col nome di BB10.
I birrai di Barley, senza una tradizione da seguire, sono totalmente liberi di lanciarsi in ardite sperimentazioni, caratterizzate sempre più dall’impiego di ingredienti inusuali ma strettamente legati alla Sardegna.
Il birraio Barley, Nicola Perra, per questo progetto innovativo ha provato prima con la sapa (mosto cotto) di Nuragus e Trebbiano, poi con la sapa di Cannonau, e proprio quest’ultima ha dato vita alla “BB10“, la prima IGA in assoluto.
Il successo di questo primo prodotto ha incoraggiato Barley a lanciare sul mercato diverse birre IGA e tra il 2008 e il 2012 sono state realizzate BB Evò, BB9 e BB Boom.
Un bel traguardo per il Birrificio artigianale Barley, fondato grazie alla grande passione per le birre di alta qualità dei due soci Nicola Perra e Isidoro Mascia, ormai divenuti una realtà artigianale molto apprezzata anche fuori dall’Italia e un orgoglio per la Sardegna.
A partire dal 2010, altri birrifici artigianali italiani, hanno seguito l’esempio del birrificio di Maracalagonis, lanciando le loro personali IGA, ad oggi, si stimano in Italia, almeno 150 tipi diversi di IGA.
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