La Voce dell'Isola. | Sardegna |
Nel 2021 prima posizione in Italia per qualità dell’ambiente e presenza di servizi
Dopo la visita ai monumenti e un pranzo a base di malloreddus alla salsiccia e, come dessert, mustazzolus, è ideale una passeggiata a Torregrande, spiaggia oristanese per eccellenza, ampia e attrezzata per ogni divertimento. Qui spicca l’omonima torre spagnola, la più grande della Sardegna (1572).
In piazza Eleonora spicca il monumento dedicato alla giudicessa promotrice della Carta de Logu, uno dei primi codici di leggi scritte d’Europa. La statua è cinta da edifici di pregio neoclassici: la chiesa di san Francesco, il palazzo Corrias Carta e il palazzo degli Scolopi. Nel centro storico, iperdibili altri monumenti: palazzo d’Arcais, chiesa di santa Chiara, raro esempio di architettura gotica nell’Isola, chiesa e chiostro del Carmine, in stile barocco-rococò, e la maestosa cattedrale di santa Maria Assunta, il duomo di Oristano, ‘sovrapposizione’ di vari stili architettonici con primo impianto del 1130. Le chiesette di san Sebastiano e san Martino sono le più caratteristiche ‘fuori dalla mura’.
Accanto, al centro del golfo, sorge un moderno porto turistico, da cui partire alla scoperta delle splendide spiagge dell’area marina della penisola del Sinis: i granuli di quarzo di Mari Ermi, Is Arutas e Maimoni e la sabbia fine di san Giovanni, nel territorio di Cabras, i promontori calcarei e le spiagge di San Vero Milis, da Putzu Idu a s’Arena Scoada, e più a nord, la sabbia di Is Arenas e il monumento naturale de s’Archittu (Santa Caterina di Pittinurri-Cuglieri). Attorno al capoluogo affiorano gli stagni di Cabras e di Santa Giusta, habitat di volatili rari. Dalle lagune ecco una grande risorsa, l’industria ittica, che insieme a produzioni dolciarie e vitivinicole e artigianato (ceramica, legno e ferro battuto) sono base dell’economia locale.