Rinvenuta nel 1773 presso il convento dei frati Mercedari di Pula
La stele di Nora, il più antico documento scritto della Sardegna
La Stele di Nora è uno degli artefatti più importanti e discussi dell’archeologia fenicia nel Mediterraneo occidentale.
Rinvenuta nel 1773 sulla penisola di Pula, nei pressi dell’antica città di Nora, in Sardegna, questa stele è diventata un simbolo della presenza fenicia nell’isola e offre preziosi indizi sulla storia antica della regione.
La scoperta
La stele fu rinvenuta nel 1773, riutilizzata in una recinzione presso il convento dei frati Mercedari di Pula. Rimase nel convento fino all’epoca del viaggio in Sardegna del Lamarmora e solo intorno al 1830 fu trasferita al Regio Museo Archeologico di Cagliari per essere esposta. All’epoca, il museo consisteva ancora in una sala concessa all’interno del museo di mineralogia dell’Università di Cagliari.
Descrizione della Stele
L’iscrizione, realizzata su una lastra di pietra arenaria alta 105 cm e larga 57, del peso di 580 Kg, è disposta su 8 righe ed è ritenuta completa, anche se il supporto ha forse perso alcuni frammenti.
Queste iscrizioni presentano alcune delle più antiche testimonianze della scrittura fenicia nel Mediterraneo occidentale, risalenti probabilmente all’VIII secolo a.C.
Il testo
La traduzione del testo è controversa, ma gli studiosi concordano sul fatto che questa sia la più antica attestazione del nome della Sardegna, che compare nella terza riga (da destra a sinistra, dalla seconda alla quinta lettera).
Indipendentemente dal significato dell’epigrafe, questo documento dimostra che i Fenici, giunti in Sardegna, utilizzavano per questa terra il nome che avevano trovato al loro arrivo, adattandolo al proprio alfabeto.
Numerosi toponimi delle città fenicie in Sardegna conservarono la radice linguistica locale: tra questi vi è la stessa Nora, che condivide la radice con la parola “nuraghe”. Questo è un chiaro segno della profonda e fruttuosa integrazione tra le popolazioni locali e i nuovi arrivati, integrazione che le recenti ricerche archeologiche stanno dimostrando sempre meglio.
Significato storico e archeologico
La stele di Nora è significativa per diversi motivi:
1. Prova della presenza fenicia:
La stele è una delle più antiche prove della presenza fenicia in Sardegna.
Questo conferma che i Fenici, noti per le loro abilità marittime e commerciali, avevano stabilito rotte commerciali e colonie nel Mediterraneo occidentale molto prima dell’arrivo dei Romani.
2. Aspetti linguistici:
Le iscrizioni fenicie forniscono preziose informazioni sulla lingua e sulla scrittura fenicia, contribuendo alla nostra comprensione della loro cultura e delle loro pratiche commerciali e politiche.
3. Contesto storico:
La stele aiuta a collocare Nora e, più in generale, la Sardegna, all’interno delle dinamiche politiche e commerciali del Mediterraneo dell’VIII secolo a.C. Essa indica che la Sardegna era un nodo importante nelle reti commerciali fenicie, collegando l’Oriente mediterraneo con le regioni occidentali.
Dubbi sulla provenienza fenicia
Nonostante l’alfabeto fenicio utilizzato nelle iscrizioni, alcuni studiosi hanno sollevato dubbi sulla provenienza fenicia della stele.
Le principali questioni riguardano:
Contesto Archeologico: La stele è stata trovata fuori dal suo contesto originario, riutilizzata come materiale da costruzione in un edificio medievale. Questo rende difficile determinare con certezza il suo sito di collocazione originale e il suo scopo preciso.
Caratteristiche Stilistiche e Linguistiche: Alcuni esperti hanno notato che le caratteristiche stilistiche delle iscrizioni e la forma della stele non corrispondono perfettamente ad altri artefatti fenici conosciuti. Ciò ha portato alcuni a ipotizzare che la stele possa essere stata realizzata localmente in Sardegna da artigiani influenzati dalla cultura fenicia, piuttosto che essere un’importazione diretta dalla Fenicia.
Interpretazioni Alternative del Testo: La lettura e l’interpretazione del testo fenicio inciso sulla stele sono state oggetto di dibattito. Alcuni studiosi suggeriscono che il testo potrebbe non essere un’iscrizione commemorativa di una vittoria militare fenicia, ma piuttosto una dedica votiva o una registrazione di un evento locale. Ciò implica che la stele potrebbe riflettere un’adozione locale dell’alfabeto fenicio piuttosto che una presenza fenicia diretta.
Influenze Culturali: La Sardegna dell’VIII secolo a.C. era un crocevia di culture e commerci. La presenza di iscrizioni fenicie potrebbe indicare non solo una colonizzazione fenicia, ma anche uno scambio culturale e commerciale tra i Fenici e le popolazioni locali, come i Nuragici. Questo potrebbe spiegare la presenza di elementi fenici in un contesto locale.
Conclusione
La Stele di Nora rimane un reperto di fondamentale importanza per lo studio della storia antica del Mediterraneo. La sua scoperta e le successive ricerche hanno aperto nuove prospettive sulla presenza fenicia in Sardegna e sulle complesse interazioni culturali e commerciali tra le antiche civiltà mediterranee. Ogni nuova interpretazione del testo arricchisce la nostra comprensione della storia e della cultura fenicia, offrendo uno sguardo affascinante su un passato lontano che continua a influenzare il presente.
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