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Un viaggio tra i simboli incisi nel passato, per scoprire l'origine, l'uso e il significato nascosto della pintadera sarda
La Sardegna, è un’isola intrisa di storia e tradizione, che ci ha lasciato numerose testimonianze della sua antica civiltà nuragica. Tra i reperti più affascinanti di questa cultura spicca la pintadera, un oggetto piccolo ma carico di significati simbolici.
Utilizzata per decorare alimenti e probabilmente utilizzata anche in rituali, la pintadera rappresenta un legame diretto con il passato nuragico e con il rapporto profondo di questa popolazione con la natura e il ciclo delle stagioni.
Che cosa è la pintadera?
La pintadera è un piccolo stampo, generalmente in terracotta, legno o osso, di forma circolare o poligonale, decorato con intricati motivi geometrici. Questi simboli, spesso collegati al sole o a elementi naturali, venivano impressi su pane o dolci, specialmente durante cerimonie rituali. Il termine deriva dal sardo “pintare”, che significa “dipingere” o “decorare”, evidenziando la sua funzione pratica nell’abbellire i cibi, ma anche il suo ruolo simbolico.
Pintadera: origini e contesto archeologico
Le pintadere trovano la loro origine in epoche molto antiche. In Sardegna, alcune sono state rinvenute in contesti funerari o abitativi risalenti al periodo Nuragico (1800-238 a.C.), collegando questi oggetti alla ricca tradizione artigianale della civiltà nuragica. Tuttavia, esempi di pintadere sono stati trovati anche in altri contesti mediterranei, come la Spagna, la Grecia e le regioni del Nord Africa.
Funzione della pintadera
Non vi è certezza assoluta sull’uso specifico delle pintadere, ma esistono diverse ipotesi basate su reperti archeologici e analisi dei materiali:
Timbri per decorazione corporea: Si ritiene che le pintadere potessero essere utilizzate come timbri per la decorazione della pelle, durante cerimonie rituali o celebrazioni, imprimendo disegni geometrici su corpi o volti. Questo tipo di decorazione corporea aveva probabilmente significati simbolici o spirituali, legati a riti di passaggio, celebrazioni stagionali o eventi tribali.
Timbri per tessuti e ceramiche: Altri studiosi ipotizzano che le pintadere fossero utilizzate per decorare tessuti, vestiario o ceramiche. Potrebbero essere state impiegate per creare motivi ripetuti su stoffe o su superfici di oggetti in argilla, conferendo un valore estetico e simbolico agli oggetti della vita quotidiana.
Timbri per il pane: Una delle ipotesi più affascinanti è che le pintadere fossero utilizzate per marcare il pane o altri prodotti alimentari. In molte culture mediterranee antiche, era consuetudine imprimere simboli o segni sui pani come metodo per distinguere i prodotti di una famiglia o di una comunità. Questo tipo di uso rituale del cibo sarebbe stato collegato a riti religiosi o feste comunitarie.
Funzione simbolica o rituale: È anche possibile che le pintadere avessero una funzione puramente rituale o simbolica. I motivi decorativi potrebbero rappresentare simboli religiosi o cosmologici legati a culti agricoli o astrali, riflettendo la visione del mondo delle popolazioni antiche.
La pintadera, simbolismo della ciclicità e del tempo
Uno degli aspetti più intriganti legati alla pintadera è la sua connessione con la ciclicità, un concetto centrale nella cultura nuragica. I disegni geometrici incisi su questi strumenti richiamavano spesso i fenomeni naturali, come il moto del sole o il susseguirsi delle stagioni.
Secondo alcune interpretazioni, la pintadera potrebbe aver funzionato come una sorta di calendario simbolico, utilizzato per segnare eventi importanti o per sottolineare il passaggio del tempo. Questo tipo di simbologia rifletteva l’interazione costante tra le comunità nuragiche e il ciclo vitale della natura. Anche se le forme erano essenzialmente semplici, i significati attribuiti da chi li utilizzava erano profondi e ricchi di valori spirituali
Le pintadere, un patrimonio vivo e attuale
La pintadera oggi è diventata un simbolo iconico della cultura sarda, ampiamente reinterpretato e utilizzato in diversi ambiti contemporanei. Oltre a essere riprodotta in oggetti di artigianato, come gioielli e souvenir, essa è divenuta un emblema di appartenenza e orgoglio identitario.
Molti artigiani locali, ispirati dal passato, continuano a creare nuove versioni di questa antica decorazione, contribuendo a mantenerne vivo il valore storico e culturale.
Camminando tra le botteghe artigianali della Sardegna, si possono trovare versioni moderne della pintadera, che riflettono l’evoluzione del suo significato e l’importanza di trasmettere le tradizioni nuragiche alle generazioni future. Questo antico simbolo testimonia come la storia della Sardegna continui a vivere nell’arte e nelle pratiche quotidiane
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