Su Fastigiu, il corteggiamento in Sardegna, tradizioni e usanze del passato
Su fastigiu, così veniva chiamato il corteggiamento in Sardegna, una serie di usanze e tradizioni che richiedevano molta fatica impegno affinché tutto si concludesse per il meglio.
COSA VUOL DIRE IN SARDO FASTIGIU
La parola Fastigiu si traduce letteralmente in “amoreggiamento, corteggiamento” ma nello specifico indica un amore segreto, ancora non dichiarato.
Su fastigiu quindi, indicava tutte quelle pratiche con cui un giovane poteva mostrare apprezzamento e interesse nei confronti di una donna. Per esempio, se due giovani si scambiavano teneri sguardi o sorrisi, si diceva “funti fastgiendi” ovvero che stavano amoreggiando di nascosto.
Così iniziava il corteggiamento, proprio con Su Fastigiu, che dopo i primi timidi segnali di interesse si evolveva pian piano settimana dopo settimana. La durata de su fastigiu non era mai ben definita, ma si può affermare che fosse relativamente un periodo abbastanza lungo e impegnativo, in cui i giovani pretendenti dovevano dimostrare tutta la loro tenacia e il loro interesse sincero nei confronti della giovane amata.
Le fasi successive de Su Fastigiu, vedevano i giovani impegnati in vere e proprie serenate d’amore, che in sardo erano dette Sa Musicada
Nonostante queste fossero le normali procedure di approccio, la ragazza non doveva mai distrarsi troppo interessata o eccessivamente entusiasta di tutte queste attenzioni, perché sarebbe stata giudicata “poco seria” dall’intera comunità. La donna quindi, aveva l’arduo compito di conservare un certo rigore e contegno, anche nell’esprimere i suoi sentimenti.
IL CORTEGGIAMENTO IN SARDEGNA, UNA QUESTIONE DI REGOLE FERREE
In Sardegna vigevano diverse regole in fatto di corteggiamento, che limitavano molto le scelte e il volere dei giovani che intendevano crearsi una famiglia e abbandonare il nido. Una di queste, prevedeva la possibilità di corteggiare esclusivamente donne appartenenti allo stesso ceto sociale e questo limitava sia uomini che donne.
SU PARALIMPU E SA PREGUNTA
Quando il giovane pretendente era pronto a dichiararsi e a chiedere l’approvazione della famiglia di lei, si passava alla fase successiva de su fastigiu che prevedeva l’ingresso di una figura esterna Su Paralimpu.
Su Paralimpu era solitamente un uomo, ma in ogni caso uomo o donna che fosse, doveva essere una persona esperta e di fiducia, alla quale la famiglia dell’aspirante fidanzato affidava Sa Pregunta, ovvero la domanda di fidanzamento da portare alla famiglia della futura sposa.
Su Paralimpu, si recava quindi a casa della famiglia della ragazza come messaggero d’amore, e secondo le usanze e le tradizioni di quel tempo veniva accolto in cucina e fatto accomodare in una sedia appositamente dedicata, chiamata Sa cadira de pu Paralimpu.
Era la sedia più vecchia e malconcia, che con molta probabilità avrebbe segnato l’esito della sua visita, infatti se l’uomo, o la donna che fosse, nel conversare con la famiglia si fosse agitato troppo e quindi caduto dalla sedia, tale gesto sarebbe stato considerato un cattivo presagio di nozze.
Se invece le cose filavano lisce e la famiglia di lei comunicava il suo consenso, si poteva poi procedere a fissare una data per l’incontro delle famiglie, che avrebbero poi stabilito la data del matrimonio e le relative eredità e proprietà dei futuri sposi.
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