Sa Musicada, tradizioni e usanze del corteggiamento in Sardegna

Sa Musicada, usanza sarda ai tempi degli amori romantici

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Sa Musicada è una delle tante usanze e tradizioni della Sardegna, un rito che purtroppo si è ormai perso e che solo i più romantici praticano ancora.

Sa Musicada rientra, o meglio rientrava, fino ad alcuni decenni fa, nelle pratiche di corteggiamento tra innamorati. Come da consuetudine, si sa che di norma (una regola non scritta) è l’uomo a corteggiare la donna amata, e in Sardegna questa fase della vita dei giovani uomini e donne, prevedeva il susseguirsi di regole ben precise.

In passato, non seguire determinate regole e usanze nella fase del corteggiamento, poteva creare non pochi problemi alla futura coppia, in quanto questo comportamento poteva essere interpretato come una grave mancanza di rispetto.

Sa Musicada è una delle pratiche che si usavano nella fase de su fastigiu (argomento di cui parleremo nel dettaglio nei prossimi articoli). Su fastigiu, così veniva chiamato il corteggiamento in Sardegna, prevedeva una lunga procedura, che richiedeva molta fatica impegno affinché tutto si concludesse per il meglio, ma questo non scoraggiava di certo certo i giovani innamorati, anzi, si può dire che da sempre e ovunque nel mondo, il corteggiamento è una delle fasi più apprezzate e appaganti nella vita di una coppia.

Sa musicada, nota anche come sa musica po sa picioca, tradotto la musica per la ragazza, era una pratica romantica molto simile alla classica serenata d’amore, ma che si svolgeva in diverse fasi durante la giornata.

Sa musicada era composta da 4 fasi o momenti principali, che si traducevano come una vera e propria adorazione ricca di dolci attenzioni nei confronti della donna amata.

Tutto iniziava con su sveliamentu o svegliamentu, ovvero la prima canzone che il giovane innamorata dedicava alla sua amata la mattina per offrirle un dolce risveglio.

Il corteggiamento seguiva poi durante la giornata, con su mutetu de elogiu, cioè la canzone o le canzoni che contenevano parole di elogio nei confronti della ragazza.

Si arrivava poi al momento de su decraramentu, in cui il giovane attraverso una canzone dichiarava il suo nome, in alcuni casi la canzone de su decraramentu veniva cantata dagli amici del pretendente.

La giornata infine si concludeva con sa dispidida, che si può definire come una canzone della buonanotte con la promessa di rivedersi l’indomani.

Sa musicada, così come tutte le usanze de su fastigiu, sono ormai ricordi lontani, o comunque pratiche lontane dalle nuove generazioni, che è proprio il caso di dirlo, si perdono le fasi migliori dell’amore e dell’innamoramento, che sarebbe bello ritrovare e farle tornare come pratiche di moda.  

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