Medicina sarda per la sciatica, un antico rimedio che si usava in Sardegna
La medicina popolare sarda meglio nota nell’isola come Sa mexina sarda, è un insieme di antiche pratiche curative di cui oggi non ci si fida più tanto, ma di cui i nostri nonni hanno fatto largo uso in tempi passati, quando ancora la medicina convenzionale, ossia quella a cui ci affidiamo oggi, era ancora ben lontana dall’immaginario collettivo.
La medicina popolare sarda è composta da diverse pratiche che prevedono spesso, l’utilizzo di erbe medicinali o di erbe, piante e fiori in generale, ma anche di rituali e credenze popolari legati a culti pagani ma anche religiosi, che spesso si fondono e si accompagnano e che in Sardegna, sono stati e sono ancora oggi, tramandati di generazione in generazione.
Le pratiche curative de sa mexina sarda, spesso variano in base alle diverse zone e località dell’isola, ma sono tutte accomunate da un particolare aspetto, tutte si basano sulla fede, in questa particolare tipologia di medicina e ovviamente nella fede religiosa.
“Se non ci credi o sei scettico (inteso per la cura e Dio) non funziona” questo è quello che affermano costantemente gli anziani e chi pratica questo tipo di medicina.
Esistono un’infinità di pratiche nella medicina popolare sarda, ma in questo articolo parleremo di una in particolare, ovvero della medicina sarda per la sciatica.
Anche la medicina sarda per la sciatica, come già detto, varia le sue modalità nelle diverse zone dell’isola, questa pratica di cui parla l’articolo sembrerebbe si usasse in passato nel territorio di Burcei e zone limitrofe.
La medicina sarda per la sciatica prevedeva l’uso di un particolare tipo di noce, la noce trilobata, detta anche noce tripartita o tri garri, ovvero una noce molto rara considerata in diverse culture un potente portafortuna e un oggetto dalle proprietà particolari.
La noce trilobata è in sostanza, una noce che ha il guscio suddiviso in 3 parti e non in 2, come qualsiasi altra noce comune. Questo è il particolare che la rende così rara e speciale, si dice infatti, che trovare una di queste noci, sia presagio di buon auspicio e di buona fortuna.
La medicina sarda per la sciatica veniva eseguita seguendo uno specifico rituale, che veniva accompagnato solitamente da una formula o preghiera. Consisteva nello strofinare la noce sulla parte dolente mentre si recitava questa preghiera: “Sa nuxi mi passu, in nomini de Gesù Cristu e de Santa Maria, mind’ì pighi custa malladia, in nomini de Deu, Babbu e Fillu e Spiridu Santu e aicci siada” che tradotto letteralmente significa: “la noce mi strofino, in nome di Gesù Cristo e di Santa Maria, mi porti via questa malattia, in nome di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo e così sia”.
Questo rituale della medicina sarda per la sciatica doveva essere eseguito per 3 volte di seguito e ripetuto nel caso ci fosse stata la necessità.
Oggi credere a questo tipo di pratiche ci risulta davvero difficile, in quanto medicina e tecnologia negli anni hanno fatto passi da gigante, ma è pur vero che anche le classiche medicine di cui oggi spesso e volentieri abusiamo, possono creare diversi disturbi e effetti collaterali, quindi si può dire che sia la medicina popolare di un tempo che la medicina convenzionale di oggi non sono impeccabili, e come sempre sta a noi affidarci e fidarci, senza ovviamente estremizzare nè da una parte nè dall’altra, ma avendo la coscienza di ragionare con logica, scegliendo quello che riteniamo meglio per la nostra salute.
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