Il corbezzolo, un antico rimedio usato nella medicina popolare sarda
Il corbezzolo, così come tante altre piante, fiori e frutti, viene usato in Sardegna sin da tempi antichi, come rimedio curativo naturale.
Conosciuto anche come Arbutus unedo, oppure in sardo Lidoni, Olioni o Alidoni, è un arbusto sempreverde dai piccoli frutti morbidi, coloratissimi e tondi, che in determinate condizioni climatiche favorevoli, può arrivare a crescere fino a 10 metri di altezza.
Nella medicina popolare sarda, ne veniva fatto largo uso, grazie alle sue proprietà depurative, diuretiche, astringenti, antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti.
Tutte le parti delle pianta (frutti, foglie, corteccia e radici) venivano utilizzate per ricavarne infusi, decotti e impacchi curativi.
Era, ed è ancora oggi, particolarmente usato in diverse zone dell’isola, per trattare e curare i dolori alla pancia, le infiammazioni dell’intestino, per curare le patologie del sistema muscolo-scheletrico, patologie epidermiche, e come cicatrizzante (tramite applicazione diretta della corteccia) o per le sue proprietà depurative e diuretiche (sotto forma di infuso).
Oltre all’utilizzo in campo medicale, in passato veniva impiegato anche per la concia e il trattamento delle pelli. In particolare, le foglie ricche di tannini, permettevano di conservare e rendere lavorabili le pelli animali.
Oggi invece, troviamo diversi prodotti alimentari realizzati in Sardegna a base di corbezzolo, delle vere e proprie prelibatezze isolane, che sono ormai diventate particolarmente ricercate. Dal corbezzolo infatti, viene ricavato un ottimo miele, una prelibata marmellata, e perfino una speciale acquavite.
Il miele di corbezzolo, solitamente amaro, risulta essere un potente antinfiammatorio, molto utile per contrastare tosse, mal di gola e i vari malanni stagionali. Molti gli riconoscono effetti benefici a favore delle vie urinarie e proprietà astringenti e depurative.
Parlando della marmellata di corbezzolo, si può affermare che le proprietà benefiche sono equiparabili a quelle del miele, con la marcia in più della dolcezza. La ricetta tipica sarda per la marmellata di corbezzolo, prevede una preparazione molto semplice, adatta anche ai meno esperti in cucina, e pochi ed essenziali ingredienti, ossia i frutti del corbezzolo, zucchero e scorza di limone.
In Sardegna poi si produce un distillato unico e particolare, l’acquavite di corbezzolo, ottenuta dalla fermentazione e successiva distillazione del miele di corbezzolo, o con la distillazione dei frutti schiacciati, un prodotto esclusivo e pregiato per veri intenditori.
Sul corbezzolo esistono poi alcune curiosità per quante riguarda l’aspetto storico-culturale e delle credenze popolari. In Sardegna, si riteneva che la pianta di corbezzolo fosse un portafortuna, si usava infatti tenere in casa un rametto con 3 bacche, come una sorta di amuleto, per scacciare e tenere lontane le energie negative.
Diversi aspetti della vita dei sardi, e non solo, sono stati e restano ancora legati a questa preziosa pianta spontanea, così come a tante altre, comprese erbe, frutti e fiori, che da sempre la natura ci dona. Per questo capire e scoprire, la loro storia, le potenzialità e il modo in cui utilizzarli, ci fornisce sicuramente conoscenze utili e preziose, e ci arricchisce culturalmente.
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