L'Orecchione sardo, piccolo e sfuggente, ancora tutto da scoprire
L’orecchione sardo, conosciuto anche con ill nome scientifico di Plecotus sardus, è un piccolo abitante della Sardegna scoperto solo pochi decenni fa.
In Sardegna è chiamato con svariati nomi generici, per citarne alcuni, Sitzimurreddu, Tutturreddu o Zirriolu.
Si tratta di un piccolo pipistrello sardo, che si è guadagnato un importante primato nazionale, in quanto ad oggi risulta essere l’unica specie endemica dell’Italia.
Questo piccolo mammifero è conosciuto soltanto in 3 località della Sardegna centrale, in alcune grotte presso Baunei, a Oliena e nelle vicinanze del lago Omodeo, nel comune di Ula Tirso.
Grazie al suo carattere particolarmente introverso, è riuscito a sfuggire per molto tempo all’occhio di ricercatori ed esperti, e ad una serie di studi che da sempre hanno interessato la Sardegna.
Ora, grazie ai più recenti studi e alle ultime scoperte, sappiamo che la caratteristica che contraddistingue l’Orecchione sardo dalle altre specie di Orecchioni è la particolare forma dell’apparato auricolare assai sviluppato.
Si conosce ancora poco di questa particolare specie, sulle modalità riproduttive, sull’ecologia e sul suo habitat. È sicuramente una specie sedentaria, che si rifugia in grotte naturali, cavità ipogee o soffitte buie. L’orecchione sardo inoltre, è stato classificato una specie vulnerabile anche se non a rischio estinzione.
Il suo aspetto lo rende particolarmente simpatico, infatti la lunghezza totale della testa e del corpo di 45 mm.
L’avambraccio è lungo tra i 41 e i 42 mm, la codacirca 51 mm, il piede tra i 6,8 e i 7,7 mm e le orecchietra i 37,5 e i 39 mm, e arriva a pesare 9,5 g.
Al momento non risulta inserito in leggi o convenzioni europee, ma essendo un endemismo sardo ad areale ristretto, necessita sicuramente di particolare attenzione.
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