La grotta Taquisara si sviluppa per circa 250 metri con un percorso turistico su passerella
Grotta Taquisara è un luogo fantastico, stupisce oltre ogni aspettativa e non la si dimentica, per questo ci si vuole tornare.
Questa Grotta è viva, le circolazioni di acqua sono un po’ ovunque, sin dall’ingresso, con stagionalità.
Le specie viventi che la abitano destano la nostra curiosità. Da piccole a piccolissime, sappiamo che ci sono, ma si rifugiano negli anfratti più lontani per proteggersi e nascondersi ai nostri occhi.
Lungo il percorso turistico su passerella in sicurezza, si possono ammirare una serie di veri e propri monumenti naturali.
“Stalattiti” e “stalagmiti” che non di rado si uniscono a formare grandi e maestose “colonne”, lasciandosi ai lati “vele” e sullo sfondo “colate”, con tetti e volte adornate da una grandissima quantità di “cannule” ed “eccentriche”.
Veri e propri “nidi di aragonite”, con deposizioni carbonatiche che sfidano la gravità. Durante la percorrenza turistica, si incontra il romantico laghetto, in parte con tetto basso ed in parte sovrastato da una grande “diaclasi”.
Fenomeni di “latte di monte” e variazioni cromatiche dei carbonati si hanno in varie parti della grotta, anche all’interno delle medesime “sale”.


La Grotta Taquisara si trova nel territorio dell’omonima frazione del comune di Gairo, in provincia di Nuoro, nella regione storica dell’Ogliastra.
Dal punto di vista geologico la grotta si apre sulle rocce della “Formazione di Dorgali” di età Mesozoica.
Questa formazione è costituita da dolomie e calcari dolomitici dove sono presenti fossili di foraminiferi e alghe calcaree. Proprio la natura calcarea di queste rocce ha favorito i processi chimico-fisici del carsismo che hanno portato alla formazione della grotta.


La grotta si sviluppa in lunghezza per circa 250 metri con un percorso turistico su passerella. Lungo il cammino si possono ammirare una serie di veri e propri monumenti naturali.
Tra le concrezioni sono presenti diverse stalattiti e stalagmiti che, non di rado, si uniscono a formare grandi e maestose colonne.
Sulle pareti si possono osservare le vele e sullo sfondo le colate, con tetti e volte adornate da una grandissima quantità di cannule ed eccentriche. Queste forme carsiche si possono considerare come veri e propri “nidi di aragonite”, con deposizioni del carbonato di calcio che sfidano la forza di gravità. Durante la percorrenza si incontra inoltre un piccolo laghetto, in parte con tetto basso ed in parte sovrastato da una grande “diaclasi”, una frattura della roccia ben visibile.
La grotta può essere visitata previa prenotazione, accompagnati dalle guide che gestiscono il sito.
Grotta Taquisara ricade nel territorio del Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Monti del Gennargentu” (ITB021103), afferente alla Rete Natura 2000.