Paese-museo famoso per murales, pietre ‘sonore’, vivacità culturale e prodotti della terra, tra cui le pesche
Santu Sparau in sardo è un comune di 8.300 abitanti della provincia del sud Sardegna
San Sperate: il paese museo tra arte, storia e sapori autentici
Adagiato nel fertile Campidano meridionale, San Sperate, conosciuto anche come “Santu Sparau” in sardo, è un gioiello della provincia del Sud Sardegna. Con una popolazione di oltre 8.300 abitanti, questo borgo è famoso per il connubio tra arte, cultura e tradizione agricola.
Il paese museo
San Sperate è un vero e proprio “paese-museo” a cielo aperto, dove centinaia di murales colorano le strade raccontando la storia, le tradizioni e la vita quotidiana della comunità. Questo fenomeno artistico ebbe inizio nel 1968, grazie al genio visionario di Pinuccio Sciola, che trasformò il paese in un laboratorio creativo. Ancora oggi artisti locali e internazionali contribuiscono a rendere unico questo luogo.
Tra le opere più celebri di Sciola spiccano le Pietre Sonore, sculture che emanano suoni evocativi, esposte nel suggestivo giardino megalitico dedicato all’artista. San Sperate è anche un centro vivace di eventi culturali: da workshop artistici a festival come Cuncambias, che trasforma il rione storico di San Giovanni in un teatro a cielo aperto.
La tradizione agricola e gastronomica
Circondato da un mosaico di frutteti, San Sperate è uno dei centri agricoli più produttivi della Sardegna. Le sue pesche e agrumi sono rinomati e protagonisti di una sagra che si tiene ogni luglio, in occasione delle celebrazioni patronali. Durante l’evento, si possono degustare specialità locali come malloreddus, panadas e dolci tipici.
Un tuffo nella storia
Le origini di San Sperate risalgono all’epoca nuragica, come testimonia un modellino di nuraghe custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Nei secoli successivi, il paese vide l’influenza punica e romana, diventando la civitas Valeria, attraversata dalla via che collegava Karalis a Tharros.
Le testimonianze religiose sono altrettanto affascinanti: la parrocchiale di San Sperate, costruita nel XVII secolo, custodisce reliquie del martire Speratus. Tra le altre chiese spiccano Santa Lucia e San Giovanni Battista, sintesi di stili bizantini, romanici e gotici.
Un luogo da vivere e scoprire
San Sperate non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Le sue feste tradizionali, come il Corpus Domini, e i profumi delle strade adornate con fiori e menta lasciano un ricordo indelebile.
Arte, natura e sapori autentici: San Sperate è il cuore pulsante della cultura sarda, un borgo che unisce passato e presente in un equilibrio perfetto.
Leggi anche Gola di Gorropu a Urzulei
Unisciti al nostro nuovo canale Telegram – Entra