Ötzi, secondo l'analisi del suo DNA, la popolazione attuale più simile a lui sono i sardi
Ebbene sì, il DNA di Ötzi l’uomo dei ghiacci vissuto 5300 anni fa, è molto simile a quello dell’odierno popolo sardo. Questa scoperta apre le porte a un nuovo importante pezzo di storia ancora tutta da scrivere.
Per intenderci, secondo gli studi eseguiti sul suo DNA, Ötzi potrebbe essere il nostro avo più antico finora scoperto. A svelare questa notizia è la professoressa Martina Tauber, responsabile della mummia.
ÖTZI, RITROVAMENTO E ORIGINI DEL NOME
La mummia del Similaun, fu rinvenuta il 19 settembre 1991 in Trentino-Alto Adige, in prossimità del confine italo-austriaco, ai piedi del ghiacciaio del Similaun, da una coppia di tedeschi, marito e moglie, durante un escursione.
Il soprannome Ötzi gli venne dato da un giornalista, ci voleva un nome d’effetto, per cui l’uomo pensò di trasformare il nome del luogo di ritrovamento, Ötztal nel Tirolo del Nord, in una sorta di vezzeggiativo da associare all’antico uomo dei ghiacci.
CHE COSA SAPPIAMO DI ÖTZI?
“Era un uomo di circa 45 anni, ma non sappiamo se sia autoctono” – dice Tauber – Sotto il profilo genetico, l’aplotipo materno non esiste più: quel raro sottogruppo di Homo Sapiens si è estinto. Invece quello paterno è individuato in Sardegna o in Corsica: qualche antenato proveniva da lì.
La ricostruzione digitale della sua immagine è verosimile: il teschio rivela che aveva quei tratti e i capelli erano castano scuro e ondulati”.
Qualche dettaglio di questo genere, era già presenti nei risultati dell’esame del DNA di Ötzi pubblicati il 28 febbraio 2012, secondo cui, da un punto di vista del DNA autosomale, la popolazione attuale più simile a Ötzi sono i sardi moderni, ovvero la popolazione contemporanea più vicina geneticamente agli agricoltori del neolitico.
Ötzi inoltre, ad oggi risulta essere il primo umano tatuato di cui si abbia conoscenza. Sul suo corpo sono presenti 61 tatuaggi, caratterizzati per lo più da linee e croci, molto simili ai segni che caratterizzano quello che oggi viene riconosciuto da alcuni come “antico alfabeto sardo”. Per questa sua particolarità Ötzi è diventato famoso tra i tatuatori.
I tatuaggi presenti sul suo corpo consistono in semplici punti, linee e crocette, e si trovano in corrispondenza della parte bassa della colonna vertebrale, dietro il ginocchio sinistro e sulla caviglia destra. In seguito ad alcuni esami radiologici che hanno individuato forme di artrosi in quei punti, si presume che questi tatuaggi avessero una funzione di tipo curativo o religioso per alleviare i dolori.
Nuovi studi sul DNA di Ötzi, lascerebbero ampio spazio all’ipotesi di affinità genetiche oltre che con le antiche popolazioni sarde, anche con popolazioni genericamente europee, come ad esempio i primi agricoltori neolitici dell’Anatolia o della Germania, e gli antichi popoli di pastori della regione di Samara in Russia.
Nonostante tutto, il fatto di essere in qualche modo legati all’uomo dei ghiacci è una scoperta che ci regala emozioni, e con il tempo e le nuove tecnologie chissà quali altre sorprese ci riserverà in futuro il mitico Ötzi.
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