La Vermorel Type 2 venne trainata dai buoi per giungere a Sestu
La prima auto in Sardegna, vinta a un concorso ma nessuno poteva guidarla
Sono passati 121 anni, era il 1903 quando arrivò la prima auto in Sardegna.
Ma c’era un problema, non c’era nessuno che fosse in grado di guidarla.
La storia della prima auto in Sardegna, la Vermorel type 2, di produzione francese, è ricca di curiosità.
Il premio
Efisio Manunza è un agricoltore di Sestu abbonato alla rivista di settore “Il Coltivatore”, a prova del fatto che chi vuole tenersi aggiornato ci riesce anche nell’isolata Sardegna dei primissimi anni del Novecento.
La rivista, per aumentare il numero di abbonati, mette in palio una Vermorel quale premio fedeltà per uno dei suoi lettori, solo un fortunato riuscirà a portar via l’auto francese.
A spuntarla tra tutti gli abbonati è proprio Manunza.
Il 17 febbraio 1903 riceve un telegramma che comunicava la vincita del premio: “Numeroso vostro buono 1102 guadagnò primo premio automobile – amministrazione Coltivatore”.
La prima auto in Sardegna, una Vermorel Type 2 sbarca trionfalmente in Sardegna, ma a quei tempi, per ovvie ragioni, non c’era persona che fosse in grado di guidarla.
Così, per quanto incredibile possa sembrare questa storia, l’auto francese venne trainata dai buoi per giungere a Sestu.
La Vermorel dovrà attendere ben cinque mesi prima di essere guidata, solo il 15 luglio 1903 fa il primo giro per le strade di Cagliari.
A condurre il veicolo è Mario del Corvo, ma a bordo ci sono anche Gerino Bruciapaglia, Efisio Ambrogi, amico del proprietario, il maestro di ginnastica Quintilio Cipris e Pietro Maxia.
Quest’ultimo era il rappresentante della ditta Mantovani che in quel periodo stava cercando di costruire le prime auto.
Tra ansia e curiosità la Vermorel percorre via Roma e ovviamente lo stupore regnava tra gli increduli passanti.
Un giorno importante, la dea bendata non aveva baciato solo Manunza, ma una regione intera.
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