Le piscine naturali "Is Caddaias" tra Gadoni e Seulo
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Spettacolo naturale al confine tra sud Sardegna e Barbagia di Belvì

Un paradiso per amanti della natura incontaminata e selvaggia

La Piscine Naturali di Is Caddaias si trovano lungo il corso del Flumendosa, al confine tra i territori comunali di Gadoni e Seulo, in provincia di Nuoro e Sud Sardegna.

In questa località, lungo il suo percorso, il fiume Flumendosa fa una serie di salti d’acqua (il più alto di circa 8 metri) che porta alla formazione di una serie di tre vasche, chiuse tra rocce metamorfiche tipiche questo settore dell’isola: le filladi grigie del Gennargentu.

Le vasche appaiono su tre livelli diversi e sono unite tra loro da cascatelle.

Il toponimo “Is Caddaias” si riferisce alle grandi bacinelle (o pentole) usate dai pastori per cagliare il formaggio, chiamate in lingua locale “is caddargius”.

Attorno cresce rigoglioso il bosco di lecci e roverelle, con il sottobosco arricchito dalle essenze della macchia mediterranea. Vicino all’acqua si trovano oleandri e altre specie arbustive di ambiente fluviale.

L’itinerario per ammirare uno spettacolo che conserverai a lungo nella tua memoria parte dal maestoso ponte panoramico tra Seulo a Gadoni, alto ben 110 metri, che unisce i due ripidi pendii della profonda e stretta gola scavata dall’ansa del Flumendosa.

Dall’alto ammirerai varie altre bellezze naturali, come le piscine Arredelusu.

Oltre il ponte, percorrendo la vecchia strada sterrata scenderai nella verdissima vallata. L’ambiente è selvaggio: rigogliose foreste precipitano cupe sino a lambire le sponde del fiume.

Parcheggiata l’auto vicino al vecchio ponte di ferro, inizierai il sentiero per is Caddaias, lungo circa 3 km con un dislivello di 200 metri che ti condurrà comodamente (sempre prestando la dovuta attenzione alla scivolosità delle rocce) al centro della gola.

Prima, ‘approderai’ in una spiaggetta sabbiosa, da dove potrai tuffarti per un bagno rigenerante dopo il trekking. Poi l’esplorazione inizia dalla piscina più a monte; per arrivarci si passa in stretti viottoli tra ciottoli che compongono una stradina dal fondo quasi piatto.

Poco oltre il salto, scoprirai un altro canyon, molto più largo e con acque più profonde, dalla quale si genera il getto.

Nella sponda opposta sono scavate strane cavità concentriche, generate da grandi massi rotondi fatti roteare dalla furia delle acque in piena: lentamente hanno eroso la roccia fino a formare le cavità. Seguendo il corso del canyon, più a monte, noterai al centro della vasca un pittoresco ammasso roccioso: la forma allungata ricorda la testa di un coccodrillo.

La montagna sullo sfondo e i bianchi costoni rocciosi si riflettono nel terzo laghetto dalle acque calme e verdi. Regnano pace e silenzio.

Il fiume prosegue più a valle con altre piscine e cascate, comePiscina ‘e Licona e sa Stiddiosa, dove l’acqua precipita con uno ‘stillicidio’ fittissimo in inverno e ‘pacato’ d’estate, in mezzo a calcari coperti di essenze vegetali da una parte e scisti levigati e arrotondati dall’altra.

Percorrendo l’alta valle del Flumendosa, incastonata tra pendii verdi e ripidi, farai altre emozionanti escursioni. All’interno della foresta di Addolì, scoprirai grotte abitate nella preistoria, come sa Omu ‘e Janas, con un ampio e alto salone di stalattiti e stalagmiti. Il monumento più famoso e caratterizzante è su Stampu ‘e Su Turrunu, al confine tra Seulo e Sadali: un ‘paesaggio d’acqua’ composto da inghiottitoio, grotta e risorgiva con cascata e laghetto. Acqua e vento si sono sbizzarriti modellando i contorni de s’Arcu ‘e su cuaddu, un dolmen naturale, sotto cui è stata scavata una domu de Janas.

Altro spettacolo da non perdere coi primi caldi primaverili: i pendii del monte Perdèdu, su cui si inerpica Seulo, si colorano del rosso e del giallo delle rose peonie. Non a caso l’ameno e ospitale borgo è detto de s’orrosa ‘e padenti (rosa del bosco), fiore principe del Gennargentu.

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Come arrivare a Piscine Is Caddaias

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