Sardara
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Un importante paese della parte centro-meridionale della Sardegna, a 50 km da Cagliari

Comune di 3mila abitanti situato nell’antica subregione storica del Monreale

Sardara, antiche terme, testimonianze preistoriche ed edifici storici

Situata nel Campidano, Sardara è rinomata per le sue antiche terme e per il ricco patrimonio archeologico e storico. Le sorgenti termali, conosciute già in epoca romana come Aquae Neapolitanae, furono il cuore pulsante del benessere del territorio. Oggi, a pochi chilometri dal centro, sorgono stabilimenti immersi nel verde, dove l’acqua termale, con temperature tra i 50 e i 68 gradi, offre cure naturali a chi cerca relax e salute.

La storia di Sardara

Il passato di Sardara è profondamente legato alle sue acque, ma il villaggio ha molto altro da offrire. Crocevia strategico tra i giudicati di Arborea e Calari, il suo simbolo è il castello di Monreale, che domina le colline circostanti. Costruito attorno al 1000 d.C., il castello fu determinante nelle guerre medievali contro i catalano-aragonesi e ospitò personalità storiche come Mariano IV ed Eleonora d’Arborea. Oggi, del castello restano le possenti mura e i resti del borgo medievale, offrendo una visione suggestiva del passato.

Testimonianze preistoriche: Il santuario di Sant’Anastasia

Tra i reperti più affascinanti di Sardara si trova il Santuario nuragico di Sant’Anastasia, attivo tra il XVI e il VII secolo a.C. Al centro del sito, un pozzo sacro in basalto e calcare accoglie i visitatori, raccontando le antiche pratiche religiose dell’isola. Attraverso una scalinata coperta si accede alla camera del pozzo, che testimonia la grande maestria architettonica dei nuragici. Questo luogo di culto rimase attivo per secoli, come dimostrano le ceramiche puniche e i resti bizantini trovati sotto la chiesa di Sant’Anastasia, costruita nel XV secolo e ancora oggi in piedi.

Il villaggio nuragico che circondava il santuario si estende in gran parte sotto l’attuale abitato di Sardara. Alcuni resti archeologici, tra cui un altare a forma di nuraghe e reperti di terracotta, piombo e bronzo, possono essere ammirati nel museo Villa Abbas, che raccoglie una vasta collezione di oggetti storici rinvenuti nella zona.

Il centro storico di Sardara

Passeggiando per le strade di Sardara, ci si imbatte nel suo affascinante centro storico, caratterizzato da strade lastricate e case in pietra con imponenti portali. La parrocchiale della Beata Vergine Assunta, costruita all’inizio del 1600, è uno degli edifici di maggior pregio, con un organo a canne del 1758, un altare marmoreo e il retablo della Madonna d’Itria. Un’altra testimonianza storica è la chiesa di San Gregorio Magno, un’opera che segna la transizione dall’architettura romanica a quella gotica, eretta all’inizio del XIV secolo.

Il santuario di Santa Maria de Is Acquas

Proprio vicino alle terme, si erge il santuario di Santa Maria de Is Acquas, meta di pellegrinaggi e cuore spirituale della comunità. Qui, l’altare è dominato da una suggestiva statua della Madonna, risalente alla fine del XVI secolo. Ogni anno, a metà settembre, Sardara celebra la sua festa più importante, dedicata proprio alla Madonna delle Acque, che richiama visitatori e fedeli da tutta la Sardegna.

Sardara Oggi

Oggi, Sardara è una meta che unisce benessere e cultura. Le sue terme sono una delle attrazioni principali, ma è la ricca storia che rende questo luogo unico. Le antiche tradizioni si fondono con il presente, e ogni angolo del paese racconta una storia millenaria. Le strutture ricettive e ristorative di alta qualità, insieme alla promozione turistica attiva, fanno di Sardara un luogo da non perdere per chi vuole scoprire il cuore della Sardegna.

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Come arrivare a Sardara

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