La Billellera, e la leggenda dell'acqua che rende pazzi
La fontana di Sorso, detta la Billellera è uno dei monumenti più importanti e suggestivi del comune di Sorso. La Billellera, oltre ad avere un alto valore storico-architettonico, è legata ad alcune particolari credenze e leggende sarde.
La fontana della Billellera, fatta costruire nel 600 dal barone Deliperi, svolse per molto tempo un’importante funzione di approvvigionamento per la popolazione.
CURIOSITA’ E VECCHIE USANZE LEGATE ALLA BILLELLERA
Fino agli anni 40 del secolo scorso, quando c’era ancora la disponibilità della rete idrica e quindi dell’acqua corrente nelle abitazioni, le ragazze delle famiglie più povere si recavano alla fontana per prendere l’acqua e la trasportavano usando un secchio cilindrico di legno, tenuto in equilibrio sulla testa.
All’interno del secchio tenevano un mestolo e una ciotola di sughero nella quale era infilato un lungo e sottile manico di legno. Al ritorno dalla fonte, in cima alla gradinata, le ragazze trovavano ad attenderle i loro pretendenti che, dopo averle fermate, chiedevano loro: “A mi dai a bì? (Mi dai da bere?)”.
Questo era un modo per capire se la ragazza gradiva essere corteggiata, se si fermava e gli offriva dell’acqua, significava che era consenziente e che i genitori del giovane potevano chiederne la mano ai suoi; se invece non si fermava, voleva dire che non era interessata.
SORSINCHI E SASSARESI E LA RIVALITA’ PER LE FONTANE
La Billellera è molto somigliante alla fontana di Rosello di Sassari e una delle leggende che aleggiano sulla fontana di Sorso è legata proprio a questa somiglianza.
Una delle leggende narra infatti, che gli abitanti di Sorso, gelosi della fontana di Rosello di Sassari, tentarono di spostarla utilizzando delle grosse corde per portarla via, i sassaresi vedendo questo bizzarro tentativo di furto, li etichettarono come “macchi” cioè pazzi
Esiste in merito a questa celebre pazzia, anche un vecchio detto gallurese che dice: “Sossù, Calangianus e Lodè sono macchi tutti e tre“ ovvero Sorso, Calangianus e Lodè sono matti tutti e tre, come a voler dire che tutti gli abitanti di quelle zone erano pazzi.
LA BILLELLERA ORIGINI DEL NOME
Un’altra leggenda, è legata proprio alle origini del nome. Il nome Billellera deriverebbe da una pianta velenosa chiamata elleboro che si trovava nei pressi della fontana.
LA FONTANA DI SORSO E L’ACQUA CHE FA IMPAZZIRE
In passato questa pianta veniva utilizzata per curare l’epilessia e la pazzia e secondo la leggenda le proprietà terapeutiche della pianta passarono all’acqua della fontana, ma rovesciate, cosìcché bevendola, gli abitanti di Sorso impazzivano anziché rinsavire.
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