Su Pundacciu, folletto sardo goffo e dispettoso, con un unico punto debole
Su Pundacciu è una creatura delle leggende sarde, un folletto per la precisione, dispettoso, goffo e avaro custode di tesori nascosti.
Su Pundacciu è uno dei pochi personaggi delle leggende sarde, che non incutono terrore. Il suo scopo infatti, è quello di infastidire e tormentare le persone disturbandole mentre dormono, abbastanza simile per certi versi alla figura de S’Ammutadori o de Su Amantadori, anche loro entrambi creature che inquietano le notti e il sonno delle loro vittime.
Su Pundacciu, conosciuto anche come Matzamurreddu, Moscazzu è una creatura sostanzialmente innocua, ma particolarmente fastidiosa. Anche il suo aspetto fisico non rievoca sensazioni macabre o in generale di paura e terrore, questo infatti viene descritto come un folletto di bassa statura, goffo e grassoccio, ma che a dispetto della sua fisicità sembrerebbe essere agile, scattante e velocissimo oltre che un abile mutaforma.
Durate i suoi spostamenti si muove rapido, quasi senza toccare poggiare i piedi sul terreno, sfrecciano nei boschi e sulle superfici d’acqua, evitando prontamente qualsiasi ostacolo incontri nel suo cammino. Si posa, leggero come una piuma su qualsiasi superficie, che siano rami di alberi, scogli o tetti e ha la capacità di apparire e scomparire all’improvviso, presentandosi sotto qualsiasi forma.
La leggenda narra, che Su Pundacciu durante il giorno se ne stia ben nascosto in luoghi sconosciuti, circondato dai suoi tesori che custodisce con avarizia e che vaghi nella notte in cerca di vittime da disturbare e tormentare.
Si diverte infatti a tormentare le sue vittime sedendosi sul loro petto o sulla loro pancia mentre dormono supine, per questo motivo viene spesso confuso con s’Ammutadori, anche se non ha nulla a che vedere con questa particolare figura, protagonista di una tra le più terrificanti leggende sarde.
Un altro dei suoi appellattivi è Baottu de setti berrittas, che tradotto vuol dire folletto dalle sette berrette, questo nome riconduce al suo unico punto debole, ovvero le sue 7 berrette così tanto preziose per lui per un motivo ben preciso. La leggenda narra che se qualcuno riesce a sottrarre anche solo una delle berrette, Su Pundacciu sarà costretto a rivelare dove nasconde i suoi tesori.
Non è comunque cosa semplice carpire queste informazioni, perché lui tenterà in ogni modo di impietosire o comprare il suo sfidante, con pianti disperati e promesse di ogni bene. Solo chi riesce a resistere ai suoi tentativi di persuasione può riuscire a scoprire il suo prezioso nascondiglio.
Secondo alcuni racconti, solo poche persone sono riuscite in questo intento e a resistere ai disperati tentativi de Su Pundacciu per riavere la sua berretta. Un pastore dopo avergli sottratto la berretta, per non cedere al folletto la gettò nel fuoco, togliendo così ogni speranza di riconquista e sconfiggendo Su Pundacciu.
Un bambino di Isili invece, riuscì a farsi consegnare un tesoro utilizzando un metodo inusuale, il ragazzino gettò al collo del folletto un rosario riuscendo a farsi rivelare il suo prezioso segreto.
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