Una vera e propria Banca del Corallo con funzioni pensionistiche
Banca del Corallo algherese, la “Caixa del Corall”
Nello stemma della città, per rimarcare l’importanza dell’oro rosso per gli algheresi, è inciso un ramo del pregiato corallo rosso su una base di roccia.
Il corallo di Alghero, è riconosciuto come il più pregiato del Mediterraneo, questo grazie alla quantità, alla qualità e alla sua compattezza, ma soprattutto per il colore unico, rosso rubino.
Storia
Nel periodo più roseo per la pesca del corallo, ad Alghero venne istituita in città la “Caixa del Corall”, una vera e propria Banca del Corallo, una sorta di cassa pensionistica in cui i corallari versavano una certa quantità di corallo rosso in vista della vecchiaia, quindi, considerato alla stregua dell’oro.
Un fondo in corallo, versato percentualmente alla fine di ogni campagna di pesca e riservato alla sola categoria di pescatori del corallo, quando a un certo punto raggiunta un’età avanzata non avrebbero potuto più sostentarsi con la pesca.
Ma dalla Caixa del Corall si è pure attinto per il finanziamento di opere di interesse pubblico, come alcune cappelle della Cattedrale Santa Maria di Alghero.
Ad esempio la Cappella di S. Filippo Neri del 1608, menzionata come “dels Carcassonas”, nobile famiglia algherese di origine israelita che dal 1574 possedeva in cattedrale una cappella.
Fonti storiche dicono che, intorno al 1750, il vescovo Carlo Francesco Casanova finanziò la realizzazione di un nuovo altare marmoreo policromo, nel quale fu inserita una pala raffigurante dei santi in venerazione della Madonna.
Per l’esecuzione dell’opera furono impiegati fondi della “Banca del corallo” per una somma pari a “mil y cient escudos”.
Anche per la Cappella della B.V. Annunziata, vennero utilizzati del fondi della cassa.
Nel 1572 il gremio dei sarti e dei calzolai venne autorizzato a predisporre un nuovo altare in marmo.
L’opera fu montata nel 1755 e vennero corrisposti circa 400 scudi sardi, pagati in buona parte anche in questo caso con denari provenienti dalla Caixa del Corall.
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