Il Castello di Sassai, una fortezza solitaria in cima alla collina
Il Castello di Sassai, conosciuto anche come Castello Orguglioso, fu una fortezza medievale edificata ai tempi dei Giudicati.
Il castello venne costruito nel XII secolo dal Giudicato di Cagliari (all’epoca sotto il controllo di Pisa), con lo scopo di difendere i confini tra i Giudicati, e proprio per questo fu costruito in una posizione strategica.
Le sue mura svettano superbe e solitarie sulle colline dell’altopiano del Gerrei, proprio sopra l’antico villaggio di Sassai, spazzato via dal tempo e del quale oggi non vi è più nessuna traccia.
Da quella posizione era infatti possibile avere il controllo su un vasto territorio perché permetteva di monitorare diverse e ampie zone, tra cui Silius stesso, ma anche San Nicolò Gerrei, Ballao e Goni.
Durante la guerra sardo-catalana, il castello e l’intero Giudicato di Cagliari passò sotto il dominio Aragonese. Proprio in quello stesso periodo, esattamente nel 1353, il castello fu assediato e conquistato dai partigiani cagliaritani di Mariano d’Arborea.
Secondo alcune fonti, a difesa del castello, vi erano circa 700 cavalieri e numerosa fanteria, ma nonostante questo non si riuscì ad evitare l’invasione della fortezza e la sua distruzione. Già 5 anni dopo, in un documento aragonese del 1358, il castello appare infatti come un rudere.
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E’ proprio in seguito a questo feroce attacco, che nasce la leggenda della Castellana di Sassai, una antica leggenda popolare, che narra della Contessa di Sassai e del suo telaio d’oro.
Si narra che all’interno delle mura del castello, la Contessa tesseva con il suo telaio d’oro delle tele pregiate e finissime, e che durante l’attacco da parte dei nemici, rimase vittima di un crollo e finì seppellita insieme al prezioso telaio che non fu mai ritrovato. Secondo i racconti popolari, si dice che da allora, la notte tra questi ruderi si sentano dei flebili lamenti, e una sottile voce femminile che chiede aiuto.