Il suggestivo Faro di Punta Sardegna, bellezza della natura e panorama mozzafiato
Incastonato come un gioiello tra le rocce granitiche modellate dal vento, il Faro di Punta Sardegna offre un panorama ineguagliabile dell’Arcipelago di La Maddalena.
Circondato da un’ambiente estremamente suggestivo e di rara bellezza, il faro di Punta Sardegna si erge a 38 metri s.l.m. sull’estremità settentrionale dell’omonimo promontorio, a circa 7 Km da Palau.
Il faro di Punta Sardegna è un edificio completamente bianco, tranne la cupola della lanterna che è di colore grigio metallico, risultando una struttura che affascina e risalta tra i colori della natura che lo circonda.
Costruito nel 1913, il Faro di Punta Sardegna è stato registrato col numero 1030 sull’elenco dei Fari e Fanali.
La sua notevole struttura è dotata di una torre quadrangolare in granito, alta 15 metri, con balcone e lanterna, in cima ad una casa adibita all’uso del custode che si sviluppa su 2 piani, inoltre le pareti esterne sono percorse dal reticolo metallico della Gabbia di Faraday, un impianto di parafulmine che isola totalmente il faro.
In origine il Faro di Punta Sardegna era alimentato a gas e venne successivamente elettrificato solo nel 1935, per poi essere automatizzato nel 1975, anno in cui l’ultimo guardiano se ne andò.
Nel corso degli anni, il Faro di Punta Sardegna fu abitato e custodito da diversi guardiani, tra i tanti ci fu anche una donna, Genoveffa Balzano, tra il 1946 e il 1947.
Per vent’anni, il faro rimase in completo stato di abbandono fino al 1995, quando la struttura fu affidata alle università di Cagliari e Trieste, diventando così sede dell’Osservatorio sulle Coste e sull’Ambiente Naturale Sottomarino.
Oggi il faro è completamente automatizzato e la sua luce, posizionata a 38 metri s.l.m. emette un flash bianco ad intervalli di 5 secondi, visibile fino ad una distanza di 11 miglia nautiche (20 km).
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