Lancette avanti di un'ora, da chi partì l'idea?
Ora legale 2024, quando e perché lo facciamo
Come ogni anno é arrivato il giorno dell’ora legale, quindi un’ora in meno di sonno.
Il cambio dall’ora solare all’ora legale, e viceversa, é un appuntamento fisso, che ormai avviene quasi in sordina, visto e considerato che le lancette si spostano automaticamente sugli smartphone e sugli altri apparecchi elettronici, solo la “vecchia guardia” continua a eseguire il “rito” dello spostamento avanti e indietro delle lancette analogiche.
Molti i dubbi delle persone sul perché, ogni sei mesi si cambi orario, tipico argomento da conversazione da bar e luoghi di ritrovo.
Dormire un’ora in meno o un’ora in più, in realtà ognuno dorme quanto vuole, anche nella notte del cambio dell’ora.
Vediamo, quindi, alcune curiosità sull’argomento.
Ora legale: perché si chiama così?
A differenza dell’ora solare, legata ai ritmi naturali, l’ora legale é una scelta delle singole Nazioni, anche con l’obiettivo di risparmiare energia elettrica.
In Italia sono due i passaggi fondamentali che hanno portato la nascita dell’ora legale.
Nel 1916, quando il nostro Paese era impegnato nella prima guerra mondiale, venne introdotta proprio per esigenze di risparmio. Successivamente venne normata con un decreto legge nel 1965, il numero 530.
Da qui prese il nome di “ora legale“.
Quando si passa dall’ora solare all’ora legale
Tradizionalmente l’ora legale arriva con l’arrivo della primavera e l’allungamento delle giornate.
Lo spostamento in avanti delle lancette, infatti, avviene sempre nell’ultimo week-end di marzo.
Quest’anno scatterà nella notte di domani, tra sabato 30 marzo e domenica 31, precisamente alle 2:00.
Un’ora di luce in più, dove non ci sarà nessun intervento della natura, ma solo perché l’orologio andrà indicare un’ora in più.
Una strategia che permette di risparmiare energia, dato che si ritarda l’accensione della luce, sia privata che pubblica.
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh
Chi ha avuto l’idea
La prima idea di cambio dell’ora risale al lontano ‘700, quando l’inventore americano Benjamin Franklin, pensò che cambiando l’orario seguendo le variazioni della luce durante l’estate avrebbe portato un notevole beneficio in termini di risparmio d’energia.
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