Le fiamme, alimentate dal vento e dalla vegetazione secca, hanno divorato centinaia di ettari
Incendio nel nuorese, una notte di terrore
Una notte di terrore ha avvolto la Sardegna, mentre un vasto incendio ha continuato a bruciare incessantemente dalle 18 di ieri sera, colpendo i territori di Benetutti, Orotelli, Orani, Orune e Nuoro.
Le fiamme, alimentate dal vento e dalla vegetazione secca, hanno divorato centinaia di ettari, lasciando dietro di sé distruzione e desolazione.
Dalle prime luci dell’alba, 4 Canadair, 2 Super Puma e tre elicotteri della flotta regionale sono stati impiegati senza sosta nel tentativo di domare l’incendio, che si estende per oltre 7 chilometri.
La situazione è critica, con il fuoco che avanza minacciosamente verso aree sempre più abitate e industriali.
Sul terreno, il Corpo Forestale, coadiuvato dagli uomini di Forestas, i Barracelli e 36 Vigili del Fuoco con 14 mezzi, sta combattendo una battaglia senza tregua.
Le operazioni sono complicate e pericolose, e finora otto persone sono state evacuate da quattro ovili minacciati dalle fiamme. Anche la Polizia di Stato e i Carabinieri sono sul posto, garantendo la sicurezza e il coordinamento delle evacuazioni.
L’incendio ha principalmente colpito le località di “S’Inforcau” e la zona industriale di Prato Sardo, situata alle porte di Nuoro.
Qui, le fiamme si sono avvicinate pericolosamente a diverse aziende agricole e ovili, minacciando di distruggere ulteriormente il tessuto economico locale.
Il Corpo Forestale, responsabile del coordinamento delle operazioni di spegnimento, sta ora attendendo la bonifica per poter redigere una stima accurata degli ettari andati in fumo e dei danni subiti dai boschi e dalle aziende.
Al momento, si parla di circa 150 ettari devastati, ma il dato è ancora da confermare.
Questo devastante incendio rappresenta un ennesimo duro colpo per la Sardegna, una terra già segnata da emergenze di ogni tipo.
La speranza è che l’intervento delle squadre antincendio riesca a contenere il disastro e a limitare ulteriori danni a persone e beni.
La comunità locale è sotto shock, ma come sempre in queste circostanze, emerge lo spirito di solidarietà e resilienza che caratterizza la popolazione sarda.
La ricostruzione sarà lunga e difficile, ma nonostante tutto, la determinazione a rinascere dalle ceneri non manca mai.
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