In Sardegna, è una pratica ancora poco conosciuta
Il diritto di tappo nei ristoranti: cos’è e come viene applicato
Il “diritto di tappo” è una pratica che consente ai clienti di portare la propria bottiglia di vino in un ristorante, pagando una tariffa per il servizio di apertura e di consumo della bottiglia al tavolo. Questa consuetudine è molto diffusa negli Stati Uniti, dove viene accettata e persino incoraggiata da numerosi ristoranti, specialmente quelli che non dispongono di una vasta carta dei vini o che desiderano offrire una maggiore flessibilità ai clienti. In genere, la tariffa per il diritto di tappo può variare notevolmente, da cifre simboliche fino a importi più significativi, a seconda del prestigio del locale e del tipo di servizio offerto.
In Sardegna, invece, il diritto di tappo è una pratica ancora poco conosciuta e raramente applicata. Molti ristoratori sardi preferiscono proporre la propria selezione di vini, spesso valorizzando i prodotti locali e del territorio. Nonostante ciò, l’idea di offrire una maggiore libertà ai clienti sta gradualmente prendendo piede, in particolare in alcune zone più turistiche o in ristoranti che cercano di differenziarsi offrendo una gamma di esperienze più personalizzate.
Tuttavia, l’adozione di questa pratica in Italia è generalmente ancora in fase iniziale. Le abitudini culturali e la forte identità enogastronomica del paese, con una preferenza per l’abbinamento cibo-vino curato dal ristorante stesso, sono tra i motivi principali per cui il diritto di tappo non ha ancora trovato ampia diffusione.
Conclusione
Il diritto di tappo rappresenta una possibile opportunità per i ristoratori sardi che desiderano attrarre un pubblico internazionale o offrire un’esperienza culinaria più flessibile. Allo stesso tempo, rimane da vedere come questa pratica si integrerà in un contesto dove il vino e la cucina sono parte integrante della cultura locale.
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