Sa Candelora, la festa che simboleggia il passaggio dalle tenebre alla luce
Come da tradizione, in tutta Italia, il 2 febbraio si celebra la Candelora. In Sardegna la festa de Sa Candelora è particolarmente sentita ad Oristano, perché coincide con il primo atto ufficiale della Sartiglia.
Inoltre con Sa Candelora, si da il via vero e proprio alle celebrazioni del carnevale in Sardegna.
Il nome Candelora deriva dalla tradizione cristiana di benedire le candele in questo giorno. Le candele che stanno a rappresentare Cristo, inteso come “luce per illuminare le genti”, sono infatti simbolo della luce che prevale sulle tenebre.
PERCHE’ SA CANDELORA SI CELEBRA IL 2 FEBBRAIO
Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania). Nel VI secolo la ricorrenza fu anticipata al 2 febbraio dall’imperatore bizantino Giustiniano, data in cui si festeggia ancora oggi.
La Candelora cade esattamente 40 giorni dopo Natale. Il 40 infatti, è un numero molto ricorrente nella tradizione cristiana: 40 anni del popolo Israeliano nel deserto dopo l’esodo dall’Egitto, 40 giorni di Noè sull’arca, la quaresima (quaranta giorni – anche se non sono esattamente 40 – dopo Pasqua).
SA CANDELORA E I PRONOSTICI DEL TEMPO
Legate al giorno de Sa Candelora esistono anche delle credenze popolari, con cui in passato si pronosticava l’andamento del tempo, per i mesi a seguire.
Si dice infatti che se il 2 febbraio, durante la giornata de Sa Candelora piove o soffia il vento, ci dovremo aspettare altri 40 giorni di brutto tempo. Se invece non piove è segno che l’inverno è prossimo a concludersi.
Anche in questo caso Sa Candelora rievoca e simboleggia il passaggio dalle tenebre dell’inverno, alla luce e alla rinascita della primavera.
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