Monastir in Tunisia, mare, turismo ma
Monastir in Tunisia senza vocazione agricola
Monastir si adagia nella fertile pianura del Campidano, in mezzo due collinette di origine vulcanica, i monti Zara e Olladiri, che interrompono l’andamento pianeggiante delle campagne, solcate dai rii Mannu e Flumineddu, il nome deriverebbe da muristenes, antichi alloggi per fedeli e viandanti, o dalla parola catalana per monastero, stessa origine del nome dell’altra Monastir, quella con il mare, quella tunisina.
L’altra Monastir, quella turistica


Monastir (dal latino monasterium), è anche una città della Tunisia, che si trova sull’estremità meridionale del Golfo di Hammamet, a circa 160 km a sud di Tunisi.
Capoluogo del governatorato omonimo, è uno dei principali centri del Sahel tunisino.
La principale attività della zona è costituita dal turismo.
A nord di Monastir, verso Susa, si trova la zona balneare di Skanes ove sono sorti numerosi alberghi e resort che sono in grado di offrire una ricettività di circa 20.000 posti letto.
Oltre al turismo le altre attività economiche riguardano le industrie tessili per il trattamento della lana, la produzione di sale, sapone, e olio d’oliva, oltre alla tradizionale attività peschereccia.
La città ha un famoso ribāṭ (monastero-fortezza), fondato nel 180 d.C., a cui si deve il suo nome.
Monastir è sicuramente una tra le mete più gettonate della Tunisia, con un duplice fascino, mare e storia, ma non avranno mai le patate di Monastir targata Sardegna.
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