l'Ichnusaite sarda, un fragile minerale scoperto a Su Seinargiu
Un Ichnusaite sardo è per sempre, niente anello col diamante. Per quanto si creda, il diamante non è affatto raro e quindi non corrisponde al detto comune che lo identifica come gesto d’amore unico e prezioso, è solo costoso.
Un anello davvero impareggiabile monterebbe un ichnusaite sardo, unico esemplare al mondo ritrovato in Sardegna nel 2013 a Su Seinargiu, ad ovest del paese di Sarroch.
“Se avete l’intenzione di donare alla vostra amata un anello davvero raro, dimenticate i diamanti e regalatele una Ichnusaite sarda”. Questo è l’annuncio di Robert Hazen (in foto), ricercatore del Carnegie Institution for Science of Washington, riguardo alla sua pubblicazione scientifica sui minerali più rari della Terra.
L’Ichnusaite, infatti, è uno dei circa 2.500 minerali più rari al mondo (i diamanti al confronto sono molto più comuni).
La gemma, dal valore inestimabile, è composta da elementi come thorium e molybdenum mescolati insieme e vive di luce propria.
Certo i diamanti sono la forma cristallizzata e perfetta del carbonio puro e il sudafricano Golden Jubilee da 545,67 carati, il più grande diamante tagliato al mondo che appartiene ai gioielli reali della Thailandia, o la Stella D’Africa da 530 carati della Corona britannica lasciano meravigliati ma non possono più essere giudicati davvero rari e potrebbero quindi perdere anche il primato di dono più prezioso.
Jesse Ausubel, della Rockefeller University che, con i colleghi della Carnegie Institution of Washington e del Deep Carbon Observatory, su American Mineralogist, elenca gli oltre 2.500 minerali più rari dei costosissimi diamanti.
Il loro lavoro è il primo tentativo di catalogare le rarità nel regno minerale per capire a fondo i grandi cambiamenti nei secoli e le diversità della terra, di conseguenza aggiungere informazioni utili alla scienza anche sulle piane e gli animali rari o estinti, ma gli studiosi si sono anche divertiti a fare luce sui malintesi legati al mondo dei gioielli preziosi, anelli, collier, bracciali che montano pietre preziose, sognati da molte donne come pegno d’amore.
“Diamanti, rubini, smeraldi e altre gemme si trovano in moltissime località del mondo e sono vendute in quantità commerciali, non sono quindi davvero rare. Sono invece prodotte su scala industriale, in migliaia di tonnellate di materie prime ogni anno” – si legge sulla ricerca.
Le 2.500 gemme rarissime invece si trovano al massimo in una o al massimo cinque località nel mondo ma non tutte sono adatte ad essere montate su un anello perché qualcuna tende a sciogliersi, altre ad evaporare, altre ancora a disidratarsi. “Alcune si decompongono perfino al sole come i vampiri” – precisano gli studiosi.
Lo studio cita i minerali più rari, fra i quali l’amicite, delicatissima gemma che ha bisogno di precise condizioni di temperatura e pressione per mostrarsi, l’ottoite che contiene un rarissimo elemento come il tellurium e la cobaltarthurite fatta di cobalto e arsenico.
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