In testa ai Comuni con più incassi da autovelox c’è Monastir, con oltre 1,3 milioni di euro
Multe in Sardegna: nel 2024 incassati oltre 10,7 milioni di euro. Cagliari regina delle sanzioni
CAGLIARI – Le multe sulle strade della Sardegna continuano a riempire le casse comunali. Secondo un’indagine di Adiconsum Sardegna, nel solo 2024 i principali sei Comuni dell’isola hanno incassato complessivamente oltre 10,7 milioni di euro da sanzioni per violazioni del Codice della Strada, con una crescita media dell’8,6% rispetto al 2023.
A guidare la classifica è Cagliari, che ha fatto registrare 4,34 milioni di euro in sanzioni, con una media di 40,7 euro per abitante. Seguono Olbia, con 2,4 milioni di euro e 39 euro pro capite, e Sassari, con 1,5 milioni. Ma il dato che sorprende è quello di Nuoro, dove si è registrato un balzo del 136%, passando dai 406mila euro del 2023 ai 957mila euro attuali.
📊 Autovelox e piccoli Comuni da record
Non mancano sorprese anche fuori dai grandi centri: in testa ai Comuni con più incassi da autovelox c’è Monastir (SU), con oltre 1,3 milioni di euro, seguito da Decimomannu (CA) con 732mila euro e Iglesias con 463mila euro. Complessivamente, gli autovelox nei Comuni analizzati hanno fruttato oltre 640mila euro, ma le cifre crescono notevolmente considerando anche i territori minori.
🚦Novità in arrivo: autovelox solo dove serve
Dal 12 giugno, però, le regole cambieranno. Il nuovo decreto del Ministero dei Trasporti (MIT) stabilisce che spetterà ai prefetti individuare i tratti di strada dove gli autovelox potranno essere installati. Tra i criteri: alta incidentalità, impossibilità di contestazione immediata e velocità media oltre i limiti.
Stretta anche sulle distanze minime tra apparecchi e tra il limite di velocità e il rilevatore: da 4 km in autostrada a 500 metri nelle strade urbane locali, mentre la distanza tra il cartello del limite e l’autovelox dovrà essere rispettata rigorosamente (fino a 1 km su strade extraurbane).
🧐 Come vengono spesi i soldi?
Infine, è stato istituito un nuovo Osservatorio nazionale sulle multe, che vigilerà sulla trasparenza della spesa. Per legge, i proventi delle multe dovrebbero essere reinvestiti nella sicurezza stradale, ma troppo spesso – denuncia Adiconsum – finiscono a coprire buchi di bilancio delle amministrazioni locali.
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