Foto – sardegnaforeste.it
Falchi feriti in Sardegna, due esemplari in 2 settimane
La caccia è iniziata in Sardegna e già si parte con la conta dei danni compiuti dai fucili. In sole due settimane dall’apertura della caccia in Sardegna, sono già stati recuperati 2 animali feriti, per la precisione due falchi di diversa specie.
Ogni anno il numero di rapaci feriti e uccisi in Sardegna è sempre troppo alto, considerando anche che sulla nostra isola vivono diverse specie rare e specie protette. I rapaci feriti in Sardegna, non sono vittime solo dei fucili, ma anche purtroppo di elettrocuzione.
In questo caso però, i due falchi feriti in Sardegna, sfortunatamente hanno incontrato sul loro tragitto i fucili di cacciatori scellerati, quelli “sbadati” che sparano un po’ a qualsiasi cosa si muova (si fa per dire, ma non troppo) o ai cacciatori di frodo, che di queste specie rare ne fanno un vero e proprio business.
Queste parole dure, non vogliono assolutamente stigmatizzare tutta la categoria dei cacciatori, ma è pur vero che i fatti vanno raccontati per quello che sono e due specie protette recuperate ferite e piene di pallini, a poco più di due settimane dall’apertura della caccia in Sardegna, non sono di sicuro un vanto per il settore venatorio.
I due esemplari di falchi feriti in Sardegna, appartengono a due specie rare e protette che stanziano e nidificano sulla nostra isola, salvaguardate e integrate in progetti di recupero.
Si tratta di un esemplare di Falco Pellegrino, una femmina di due anni recuperata dai carabinieri di Porto Torres, in località Scala Erre nel comune di Sassari.
Il giovane esemplare è stato ferito nella prima domenica di caccia, il 3 settembre, ed è stato colpito da ben 7 pallini, sparsi in tutto il corpo. Il rapace è stato recuperato e ricoverato al centro di recupero fauna selvatica di Bonassai e affidato alle cure del veterinario Marco Muzzeddu.
Il secondo caso risale a giovedì 7 settembre, la seconda giornata di caccia in Sardegna. Questa volta a farne le spese è una giovane femmina di Falco di palude, recuperata ferita ad un’ala in località Sa Pigalva a Florinas, sempre in provincia di Sassari.
Sul corpo di questo esemplare, “solo”, per così dire, 2 forse 3 pallini, uno dei quali ha centrato in pieno l’ala sinistra e purtroppo, la lesione all’articolazione, definita non recuperabile, non lascia grandi possibilità per la vita in natura, ciò significa che molto probabilmente non potrà mai più essere liberato.
Questi sono solo i primi due feriti della stagione venatoria 2023, senza tenere conto di quelli che potrebbero essere morti, o addirittura essere stati catturati e mai ritrovati.
La stagione di caccia in Sardegna è ancora molto lunga, ma speriamo di non dovere raccontare altre storie di questo genere o storie ancora più gravi, in cui le vittime sono gli umani e non solo gli animali.
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