Adiconsum Cagliari denuncia: “Tradizioni a rischio, pianificate gli acquisti”
Natale 2024 in Sardegna amaro, rincari fino al 32%
Le festività natalizie del 2024 si preannunciano particolarmente pesanti per le famiglie sarde. Una recente analisi di Adiconsum Cagliari, basata su dati Istat e rilevazioni dirette presso supermercati e mercati locali, ha evidenziato aumenti considerevoli nei prezzi dei beni alimentari primari, con rincari che mettono a dura prova i bilanci familiari.
Rincari su beni essenziali e prodotti di stagione
Tra i beni primari più colpiti troviamo pasta, olio, riso, farina e pane, con un incremento complessivo dell’84% rispetto all’ultimo decennio. Per le feste natalizie, anche i prodotti di stagione subiscono forti rincari:
Frutta secca: aumenti record del 32% rispetto al 2023.
Frutta e verdura fresca: rincari medi del 5,7%.
Arselle: +15% rispetto allo scorso anno.
Dal salato al dolce, la situazione non migliora. In pasticceria si registrano aumenti superiori al 30% rispetto al 2023, mentre i prezzi nella grande distribuzione organizzata (GDO) sono leggermente più contenuti:
Panettone: +5,4%
Pandoro: +4%
Le materie prime trainano i costi
L’aumento dei costi all’ingrosso ha avuto un effetto domino sui prezzi al dettaglio:
Farina: da 37 a 69 euro al quintale (+86%).
Burro: da 5,80 a 10 euro al chilo (+72%).
Cioccolato: da 25 a 35 euro al chilo (+40%).
Zucchero: da 0,95 a 1,30 euro al chilo (+37%).
Anche mangiare fuori non è una soluzione economica: i prezzi della ristorazione sono aumentati del 4,4%, mentre i costi di riscaldamento domestico continuano a pesare sui bilanci delle famiglie.
L’appello di Adiconsum Cagliari
“I rincari di quest’anno stanno colpendo duramente le famiglie cagliaritane, che rischiano di dover fare sacrifici anche sulle tradizioni natalizie,” afferma Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari. “Invitiamo i consumatori a pianificare con attenzione gli acquisti e a preferire i mercati locali, dove è possibile trovare prodotti freschi e prezzi più competitivi”.
Tra la nostalgia per i cenoni abbondanti di un tempo e la necessità di contenere le spese, le famiglie sarde si trovano a fare i conti con scelte difficili in un periodo tradizionalmente dedicato alla convivialità e alla condivisione.
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