Foto – Jessi P.
Il Fallo di Granito di Capo Comino, uno dei più particolari monumenti naturali della Sardegna
La costa orientale della Sardegna è un paradiso naturale di straordinaria bellezza, caratterizzato da spiagge incontaminate, acque cristalline e paesaggi mozzafiato.
Situato nel territorio di Siniscola, immerso nella sua natura selvaggia e preservata, al confine tra i territori di Capo Comino e Berchida, all’interno dell’Area SIC “Capo Comino – Berchida” (sito di importanza comunitaria), si trova un singolare monumento naturale che da sempre attira l’attenzione e stimola l’immaginazione delle persone, ossia un gigantesco “fallo di granito”.
Il fallo di granito, una meraviglia della natura
Il fallo di granito di Berchida, è una formazione rocciosa unica nel suo genere, plasmata nel corso di millenni dall’azione degli agenti atmosferici e dall’erosione.
Questa imponente colonna di granito, alta circa 3 metri, ha assunto una forma che richiama inequivocabilmente un simbolo fallico, da cui deriva il suo nome. La roccia, con le sue superfici levigate e le curve morbide, testimonia la potenza e la lentezza dei processi naturali che l’hanno scolpita.
Significato Culturale e Spirituale
Il fallo di granito di Capo Comino, grazie alla sua particolare forma, ha alimentato molte leggende e storie locali.
Nelle culture antiche, il simbolo fallico era spesso associato alla fertilità e alla forza vitale. Non sorprende quindi che anche questa formazione rocciosa sia stata interpretata come un segno di prosperità e abbondanza.
Secondo la tradizione orale tramandata da alcuni anziani abitanti del luogo, si dice che in passato, venivano svolti in prossimità della roccia rituali e cerimonie, con l’intento di invocare la fertilità dei campi e la salute degli animali.
Attrazione Turistica e Oggetto di Studio
Oggi, il fallo di granito è una delle attrazioni principali per i visitatori di Capo Comino. Escursionisti, amanti della natura e curiosi, giungono da ogni parte del mondo per ammirare questa singolare formazione rocciosa e i panorami mozzafiato del paesaggio circostante.
La sua fama ha anche attirato l’attenzione di geologi e studiosi, interessati a comprendere meglio i processi che hanno dato vita a questo straordinario monumento naturale dalle forme a dir poco precise, morbide e tondeggianti.
Un simbolo di identità locale
Oltre al suo valore naturalistico e turistico, il fallo di granito rappresenta un elemento di identità per la comunità locale. È un simbolo del legame profondo tra l’uomo e la natura, che in questa parte della Sardegna si manifesta in maniera particolarmente intensa.
La protezione e la valorizzazione di questo patrimonio sono quindi fondamentali per mantenere viva la memoria storica e culturale della regione.
La leggenda del fallo di granito di Capo Comino
La leggenda del fallo di granito di Capo Comino è una tra le più affascinanti e misteriose della Sardegna, tramandata solo per via orale ormai, da pochi anziani della zona. Questa leggenda sarda, come molte altre intreccia elementi di mito, magia e spiritualità, offrendo una spiegazione magica alla singolare forma della roccia.
La storia di Baulò e Anna
La leggenda narra, di un giovane pastore di Berchida di nome Baulò, noto tra gli abitanti per la sua gentilezza e il suo legame profondo con la terra e gli animali. Baulò viveva una vita semplice ma felice, finché un giorno incontrò una bellissima ragazza di nome Anna, proveniente da un villaggio lontano.
I due giovani si innamorarono perdutamente e decisero di sposarsi, tuttavia, la loro felicità attirò l’invidia e la gelosia di un possidente terriero, personaggio molto noto della zona, che desiderava Anna per sé. L’uomo, infuriato dopo essere stato rifiutato dalla ragazza, decise di separare i due innamorati e si rivolse a una mazinera, una donna che tutti consideravano una strega, perché lanciasse una maledizione contro il suo rivale.
La notte prima del loro matrimonio, la mazinera lanciò una potente maledizione su Baulò e la mattina seguente, quando il giovane pastore si svegliò, si trovò trasformato in una statua di granito, con una forma fallica per umiliarlo e per rendere la sua trasformazione un segno permanente del suo desiderio insoddisfatto e dell’amore mai consumato.
Anna, devastata dal dolore, pregò incessantemente per giorni e notti affinché il suo amato fosse liberato dalla maledizione. Secondo la leggenda, le sue lacrime formarono un piccolo ruscello che scorre ancora oggi vicino alla roccia.
L’Intervento delle forze divine
La compassione di Anna e il suo amore puro attirarono l’attenzione delle divinità benevole, che decisero di intervenire. Tuttavia, non poterono annullare completamente la terribile maledizione, ma riuscirono solo a conferire alla roccia un’aura di sacralità e protezione. Da quel momento, la roccia del fallo di granito è diventata un simbolo di amore eterno e di resistenza alle avversità.
Il fallo di granito di Capo Comino, rituali e tradizioni
Col passare del tempo, il fallo di granito divenne un luogo di pellegrinaggio per le coppie innamorate e per chi cercava protezione e prosperità. Si dice che toccare la roccia o passare del tempo nelle sue vicinanze possa portare fortuna in amore e fertilità.
In tanti ancora oggi, raccontano storie di promesse d’amore e di proposte di matrimonio fatte sul luogo in cui si trova il fallo di granito, nella speranza di ottenere la benedizione di Baulò e Anna.
Il fallo di granito di Berchida oggi, è molto più di una semplice curiosità geologica. È un monumento che racconta una storia antica, che parla di forze naturali e di simbolismi culturali. Visitarlo significa immergersi in un contesto naturale di rara bellezza, scoprendo al contempo un pezzo affascinante della cultura e della storia della Sardegna.
Che tu sia un appassionato di geologia, un amante della natura o semplicemente un curioso viaggiatore, il fallo di granito di Berchida ti lascerà sicuramente una profonda meraviglia e un rinnovato rispetto per le meraviglie della nostra Terra.
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