Da "ohhh Roberto" alla scena nazionale
Jacopo Cullin, la scalata dell’artista sardo
Jacopo Cullin è un attore, regista e sceneggiatore italiano che si è affermato come uno dei talenti più promettenti della scena artistica sarda e nazionale.
Conosciuto per la sua versatilità e il suo carisma, Cullin ha saputo conquistare il pubblico attraverso il teatro, il cinema e la televisione.
Gli Inizi
Nato il 18 marzo 1982 a Cagliari, Jacopo Cullin ha mostrato fin da giovane una passione per l’arte e la recitazione.
Dopo aver completato gli studi, ha deciso di seguire la sua vocazione artistica, iscrivendosi a corsi di recitazione e partecipando a diverse produzioni teatrali locali.
I sardi lo hanno amato, e lo amano ancora, per il primissimo personaggio, in scena su Videolina con “La Pola” dal 2003, a soli 21 anni:
Era il “Signor Tonino“, il padre del suo amico Roberto, che aveva una voce particolarissima.
È stato il primissimo tormentone che ha conquistato la Sardegna, “ohhhh Roberto“.
La carriera teatrale
Cullin ha iniziato la sua carriera nel teatro, dove ha potuto affinare le sue abilità e sperimentare una vasta gamma di ruoli.
La sua capacità di passare con disinvoltura dal dramma alla commedia gli ha permesso di distinguersi rapidamente nella scena teatrale sarda.
Tra le sue interpretazioni più apprezzate, si ricordano le collaborazioni con importanti compagnie teatrali e registi, che hanno valorizzato il suo talento e la sua dedizione.
Il successo in televisione
La notorietà di Jacopo Cullin è cresciuta significativamente grazie alle sue apparizioni televisive.
Il momento chiave della sua carriera è stato nel 2021, quando raggiunge la notorietà a livello nazionale, per il ruolo dell’agente Lello Esposito nella serie di Rai1 “Le indagini di Lolita Lobosco” (stagioni 1 – 2).
L’approdo al cinema
Cullin ha anche lasciato il segno nel cinema italiano. Tra i suoi lavori più significativi, si annovera la partecipazione al film “L’Arbitro” di Paolo Zucca, una commedia drammatica che ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
La sua interpretazione nel ruolo di Matzutzi ha messo in luce la sua capacità di dare vita a personaggi complessi e sfaccettati.
Nel 2019, nuovamente con il regista Paolo Zucca, è il protagonista del film “L’uomo che comprò la Luna“, film partecipante alla Festa del cinema di Roma del 2018.
Due agenti segreti italiani, Dino e Pino, ricevono dagli USA una soffiata su qualcuno in Sardegna che è diventato proprietario della Luna, un affronto per gli americani.
Reclutano Gavino Zoccheddu (interpretato da Jacopo Cullin), un soldato sardo che si finge milanese con il nome di Kevin Pirelli.
Kevin deve scoprire chi ha comprato la Luna e perché, quindi viene addestrato da Badore (Benito Urgu), un formatore culturale reticente e misantropo, a diventare un vero sardo. Dopo un difficile addestramento e un esame finale grottesco, Kevin parte per la Sardegna. Tra varie avventure, arriva nel paese fittizio di Cuccurumalu e inizia la sua indagine sotto copertura.
Le riprese hanno riguardato molte località della Sardegna, tra le quali Cagliari, Santu Lussurgiu, S’Archittu e San Salvatore di Sinis.
Regista e sceneggiatore
Oltre alla carriera di attore, Jacopo Cullin ha esplorato con successo anche il ruolo di regista e sceneggiatore.
Il suo cortometraggio “Buio”, che affronta temi delicati e profondi, è stato accolto con favore dalla critica e ha vinto diversi premi nei festival cinematografici.
La sua abilità nel raccontare storie autentiche e coinvolgenti lo ha reso un narratore di grande sensibilità e talento.
Progetti recenti e futuri
Jacopo Cullin continua a lavorare su nuovi progetti, sia come attore che come regista. La sua passione per il cinema e il teatro lo spinge a esplorare continuamente nuove sfide artistiche.
Tra i progetti recenti, vi sono nuove produzioni cinematografiche e teatrali che promettono di consolidare ulteriormente la sua posizione nel panorama artistico italiano.
Conclusione
Jacopo Cullin rappresenta un esempio di talento e dedizione nel mondo dello spettacolo.
La sua carriera, che spazia dal teatro al cinema, dalla televisione alla regia, è una testimonianza della sua versatilità e del suo impegno nel raccontare storie significative.
Con la sua capacità di emozionare e divertire, Cullin continua a essere una figura di riferimento per il pubblico e per gli aspiranti artisti.
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